Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2024

To the Highest Bidder by Supersister

To the Highest Bidder del 1971 secondo album della band progressive della Scena di Canterbury, Supersister .  L’album riparte da dove si era interrotto "Present From Nancy" e ne nasce un altro grande album di musica ispirata da FOCUS e CARAVAN. Contiene "No Tree Will Grow" secondo me un pezzo stupendo, il mio preferito.  Tastiera e flauto su linee di basso e complesse percussioni, un album mai banale, musicalmente stupendo, che consiglio a tutti gli amanti del prog.  

Pearl by Janis Joplin

Mai ascoltato un disco fatto da una dea? Se si, allora anche voi avete ascoltato… Pearl, secondo e ultimo album di Janis Joplin , pubblicato postumo nel 1971.  Gigante del rock, blues, soul fa parte del famoso Club 27 che annovera come noto anche Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Jean-Michel Basquiat, Kurt Cobain e Amy Winehouse, anch’esse divinità scese in terra che alla tenera età di 27 anni hanno lasciato questo aspro mondo al quale hanno tanto dato, per tornare nell’Olimpo.  L’l'intensità delle sue interpretazioni ha fatto di Janis Joplin un mito ineguagliabile.  Questo album? Come può esser il disco di una dea, semplicemente divino.  Un giorno disse:  You better not compromise yourself, it's all you've got. Grandissima.  

Unfold the Future by The Flower Kings

  Unfold the Future, settimo album della band progressive rock svedese The Flower Kings , pubblicato nel 2002 e qui nella riedizione del 2022 (3xLP+2xCD) che vede la partecipazione di Daniel Gildenlöw, fondatore e leader dei Pain of Salvation.  La tradizione prog anni 70 c’è anche qui e si fa notare per due brani ‘The Truth Can Set You Free’ e ‘Devils Playground’ che contano cinquanta minuti in due.  La componente aggiuntiva è quella “metal” introdotta da Gildenlow con la sua sensibilità artistica.  Unfold the future e’ un album con molte varianti, hard rock, jazz, jam frenetiche, melodie forti... eclettico. Epico e’ forse l’esatta definizione. Per alcuni questo equivale a “prolisso” ma devo dire la verità, io quando metto un disco lo faccio in base al tempo disponibile e se il tempo ce l’ho può anche durare ore, anzi meglio. Bellissimo album!!!

Tribute by Steve Hackett

 Perfetto per una serata pacifica e serena  Tribute opera uscita nel febbraio 2008, terzo lavoro di Steve Hackett per solo chitarra, un tributo ai grandi chitarristi classici, 13 brani con tributi a Bach, Granados e Barrios e tre brani originali di Hackett: The Fountain Suite, Cascada e Sapphires. Ecco le tracce: Gavottes (Bach BWV 1012) Courante (Bach BWV 1009) Jesu Joy (Bach BWV 147) The Fountain Suite (Hackett) The Earle of Salisbury (William Byrd) La Catedral (Barrios) El Noy de la Mare (compositore sconosciuto) Cascada (Hackett) Sapphires (Hackett) Prelude in D (Bach BWV 998) Prelude in C Min (Bach BWV 999) Chaconne (Bach BWV 1004) La Maja de Goya (Granados) L’unione della bellezza indiscussa delle composizioni alla abilità e sensibilità delle interpretazioni di Steve Hackett rendono questo album, fondamentalmente di musica classica, fruibile a tutti gli amanti della musica.

This Strange Engine by Marillion

This Strange Engine, nono album dei Marillion , del 1997 nella riedizione di quest’anno in box-set di 5LP. Un lavoro atipico, lontano dal neoprog che dei Marillion: si riducono le parti  strumentali e i molti cambi di tempo a favore della forma di canzone, pianoforte, chitarre acustiche, una musica più orecchiabile.  La title-track è il brano che più ricorda i vecchi Marillion per un album sicuramente migliore del suo predecessore, bello ma non eccezionale, non è il migliore album della loro discografia che ascolto e apprezzo comunque interamente sia del primo che del nuovo corso.  Personalmente lo ho ascoltato con grande piacere e questa edizione con le versioni live dei brani e’ davvero completa.  Da avere per gli appassionati di questa fantastica band.  

666 by Aphrodite's Child

  666, terzo e ultimo album degli Aphrodite's Child , uno dei progressive rock album più originali di tutti i tempi, del 1972, pubblicato quando il gruppo si era già sciolto. Grande interpretazione di Demis Roussos e naturalmente grandi composizioni del grande Vangelis . Si tratta di un concept album ispirato all'Apocalisse di Giovanni: il fronte copertina ne cita integralmente il passo 13,18 che menziona il Numero della Bestia, cioè appunto 666 che tradotto dice “chi ha intelligenza può interpretare il numero della bestia, che è 666”. Grande disco, melodie storiche ormai, di una band in stato di grazia con i due geni Vangelis/Roussos in perfetta sintonia.  Da avere assolutamente per gli appassionati del genere.  Questa è l’ultima re-issue di quest’anno della Universal in versione limitata con doppio vinile rosso e audio rimasterizzato del mix dell'album originale.

Welcome Back, My Friends, to the Show That Never Ends - Ladies and Gentlemen Emerson, Lake & Palmer by Emerson, Lake & Palmer

Welcome Back, My Friends, to the Show That Never Ends - Ladies and Gentlemen Emerson, Lake & Palmer, secondo album dal vivo degli Emerson, Lake & Palmer , del 1974 Si tratta della registrazione del concerto che si tenne il nel 1974 al Convention Center di Anaheim durante la tournée per Brain Salad Surgery.  Oltre che da Brain Salad Surgery per intero ci sono brani tratti da Trilogy e Tarkus oltre che variazioni e assoli e un accenno di Greg Lake di Epitaph dei King Crimson. Un live bellissimo suonato alla grande lungo coi suoi tre vinili densi e intensi ma che non mi stanca mai.

Aquarius by Haken

  Aquarius, debut album della band progressive Haken del 2010, un concept album che narra di un pescatore e del suo incontro con una sirena.  Un album di esordio che rasenta la perfezione, fatta di creatività e inventiva che si esprime su sette brani (sette e’ anche il numero di minuti del brano più breve) l’ultimo dei quali Celestial Elixir, una suite di diciassette minuti, e’ un vero capolavoro.  Questa band nonostante le percettibili  influenze di Genesis, Yes, IQ ma anche Dream Theater e Pain of Salvation ha avuto la capacità di creare uno stile personale e riconoscibilissimo in particolare a causa della imprevedibilità: nulla è scontato e “scolastico” ma del tutto personale. Un disco meraviglioso.

Belladonna by Nucleus

Belladonna- Nucleus album del 1972, primo album dopo la dispersione della formazione originale con Ian Carr (fra i più importanti musicisti del jazz moderno britannico) come unico membro originale . Questo è uno dei dischi cult del jazz-fusion-rock, suonato dai migliori musicisti jazz del Regno Unito degli anni '70. Dicono non sia il miglior lavoro dei Nucleus ma io lo adoro, atmosfere sognanti e leggere, ti trasporta dove pochi altri maestri del genere hanno saputo fare.  

Presto by Rush

  Presto, tredicesimo album in studio dei Rush , del 1989. Dal boxset Rush The Albums: 1989-1996: Album rock contaminato dal pop con qualche elemento funk. In Scars un inedito mix di batteria acustica e elettrica. Il tema dell'album è l'illusione, l'inganno, la magia. In quel momento la musica dei Rush era in evoluzione, ma la base rimane il rock: Peart fa una riflessione generale sulla musica che viene paragonata al gioco carta-forbice-sasso, nella quale ogni elemento deve restare in equilibrio con gli altri, e ognuno può prevalere su un altro. Da qui l’idea della copertina interna del disco. La critica ne ha detto di bene e di male. Per me un album bellissimo.

Space Ritual by Hawkwind

  The Space Ritual Alive in Liverpool and London (o più semplicemente Space Ritual), album dal vivo della band progressive Hawkwind , registrato nel 1972 e pubblicato nel 1973 col suo caratteristico miscuglio di hard-rock, prog e proto-punk, testi fantascientifici e sonorità aggressive.  Un album che giudico “essenziale” nella storia del rock che trascende il prog  verso  un rock selvaggio, un capolavoro unico.  Gli Hawkwind hanno sempre dato il meglio in concerto e questo Space Ritual è il meglio del meglio. Un sound ripetitivo e martellante, chitarre graffianti, suoni spaziali, lo spazio in musica, il suo ipnotismo, il sogno. Album gigantesco.

Tago Mago by Can

  Tago Mago, terzo album dei Can , del 1971, krautrock di altissimo livello, il primo con Damo Suzuki ufficialmente alla voce dopo la fuoriuscita di Malcolm Mooney nel 1970. E’ il capolavoro dei Can, la loro opera più estrema, considerato dalla critica come uno dei migliori album della storia del rock e uno dei più influenti, "probabilmente il disco rock più influente mai registrato." È anche un album rappresentativo della “musica concreta” basata su suoni preesistenti e la loro manipolazione a fini compositivoi, la prima "scuola" di musica elettronica, per “ascoltare il suono in tutti i suoi aspetti, attacco sonoro, durata, inviluppo, densità di massa sonora, andamento, timbro, frequenza, ampiezza, ecc. CAN è un acronimo che sta per “Communism, Anarchism, Nihilism” ed è per questo che viene scritto sempre in maiuscolo. Completo con una definizione presa in rete con la quale concordo: “La musica dei CAN è totale, superiore e libera; allucinata, caotica e pura. È uno...

Frequency by IQ

Ancora un album dei miei amati IQ: Frequency , il loro decimo album pubblicato nel 2009, primo album senza  le tastiere di Martin Orford, co-fondatore della band, ma il suo sostituto Mark Westworth se la cava alla grande tra hammond e synth, grande tecnica e grandi suoni. Atmosfere sognanti e puro prog di altissimo livello, la title-track è meravigliosa.  Anche questo non è un album per tutti e non è un album innovativo per il prog, ne rispetta i canoni e il sound che anche se non appartiene forse più ai nostri tempi, resta  un genere immortale e per me attuale, lo ascolto in continuazione e non ho intenzione di fermarmi nella ricerca del prog nella musica, vecchia e nuova. Assolutamente consigliato!!!