In attesa del concerto dell'8 giugno a Roma, inizio questo percorso di avvicinamento con Insurgentes primo album di Steven Wilson.
Poco da aggiungere al Genio musicale del momento, lo seguo in tutti i suoi progetti passati e presenti, ormai e' inutile anche raccontarne le gesta, anche perche' e' uno degli artirti piu' prolifici di questo momento storico musicale.
Parlando di Insurgentes, è un disco dark, atmosferico e malinconico in perfetto stile Wilson, unisce la malinconia a spike di potenza, momenti sognati a momenti piu' violenti, con l'aiuto dell'elettronica usata anch'essa in modo virtuoso.
Partecipano all'album dei mostri sacri del presente e del passato (cito quelli di cui ho maggiori informazioni) fra i quali:
- Gavin Harrison (Porcupine Tree, The Pineapple Thief, Level 42, King Crimson)
- Tony Levin (Peter Gabriel, Liquid Tension Experiment, King Crimson, Bruford Levin, Anderson Bruford Wakeman Howe...)
- Jordan Rudess (Dream Theater, Liquid Tension Experiment)
- Clodagh Simonds (Mike Oldfield)
- Theo Travis (Soft Machine, The Tangent, King Crimson, David Gilmour, Gong, Travis & Fripp)
- Michiyo Yagi (Innumerevoli collaborazioni inclusa quella con i Porcupine Tree)
Il titolo prende il nome da un viale di Città del Messico dove il disco è stato in parte registrato, l'Avenida de los Insurgentes.
Le tracce di questo primo album sono tutte notevoli sia dal punto di vista della composizione che della esecusione:
Un disco che non ha punti deboli per me, seguito da album fantastici che saranno oggetto dei prossimi post (i primi 4 che per me sono inarrivabili e il piu' recente)
La qualità del suono? Eccellente!
Poco da aggiungere al Genio musicale del momento, lo seguo in tutti i suoi progetti passati e presenti, ormai e' inutile anche raccontarne le gesta, anche perche' e' uno degli artirti piu' prolifici di questo momento storico musicale.
Parlando di Insurgentes, è un disco dark, atmosferico e malinconico in perfetto stile Wilson, unisce la malinconia a spike di potenza, momenti sognati a momenti piu' violenti, con l'aiuto dell'elettronica usata anch'essa in modo virtuoso.
Partecipano all'album dei mostri sacri del presente e del passato (cito quelli di cui ho maggiori informazioni) fra i quali:
- Gavin Harrison (Porcupine Tree, The Pineapple Thief, Level 42, King Crimson)
- Tony Levin (Peter Gabriel, Liquid Tension Experiment, King Crimson, Bruford Levin, Anderson Bruford Wakeman Howe...)
- Jordan Rudess (Dream Theater, Liquid Tension Experiment)
- Clodagh Simonds (Mike Oldfield)
- Theo Travis (Soft Machine, The Tangent, King Crimson, David Gilmour, Gong, Travis & Fripp)
- Michiyo Yagi (Innumerevoli collaborazioni inclusa quella con i Porcupine Tree)
Il titolo prende il nome da un viale di Città del Messico dove il disco è stato in parte registrato, l'Avenida de los Insurgentes.
Le tracce di questo primo album sono tutte notevoli sia dal punto di vista della composizione che della esecusione:
Un disco che non ha punti deboli per me, seguito da album fantastici che saranno oggetto dei prossimi post (i primi 4 che per me sono inarrivabili e il piu' recente)
La qualità del suono? Eccellente!
I Brani
1. Harmony Korine
2. Abandoner
3. Salvaging
4. Veneno Para Las Hadas
5. No Twilight Within The Courts Of The Sun
6. Significant Other
7. Only Child
8. Twilight Coda
9. Get All You Deserve
10. Insurgentes
11. Port Rubicon
12. Puncture Wound
13. Collecting Space
14. Insurgentes (Mexico)
1. Harmony Korine
2. Abandoner
3. Salvaging
4. Veneno Para Las Hadas
5. No Twilight Within The Courts Of The Sun
6. Significant Other
7. Only Child
8. Twilight Coda
9. Get All You Deserve
10. Insurgentes
11. Port Rubicon
12. Puncture Wound
13. Collecting Space
14. Insurgentes (Mexico)
La Formazione
- Steven Wilson - chitarre acustiche ed elettriche, pianoforti acustici ed elettrici, organo, campionatore, sintetizzatori, Mellotron, armonium, glockenspiel, celesta, basso, batteria e programmazione tastiere, percussioni, carillon, rumore ambientale, loop di chitarra, arrangiamenti per archi (3), voce, produttore e mixaggio 5.1
Con
- Clodagh Simonds - voce (6)
- Mike Outram - chitarra elettrica (5,8)
- Dirk Serries - drone di chitarra (3,9)
- Sand Snowman - chitarre acustiche e acustiche processate (2,8), flauti dolci (4)
- Michiyo Yagi - basso koto a 17 corde (10,13)
- Jordan Rudess - pianoforte (4,5,8)
- Theo Travis - flauto wah (2), clarinetto (4,11), sassofono (11)
- Tony Levin - basso (5,6,13)
- Gavin Harrison - batteria (tracce 1-3, 5-7, 9, 11-13), piatti (4)
- London Session Orchestra - archi (3, 11)
- Dave Stewart - arrangiamenti per archi (3)
- Susana Moyaho - parlato (7, 11)