Waving at the Sky by AVKRVST

Waving at the Sky degli AVKRVST uscito il 13 Giugno di questo 2025.

Dopo The Approbation, fantastico debutto, arriva questo capolavoro, nel quale quello che ci piaceva di questa band va a miglioare sotto ogni aspetto.

Un concept album che e' il prequel del precedente album, su tragici eventi di vita vissuta quando Simon Bergseth e Martin Utby erano bambini, 7 brani, ispirati da una oscura storia familiare di abusi.  

La fusione dei generi e' all'ennesima potenza, sia nella intersezione di essi, nel gusto delle composizioni e gli arrangiamenti, ma manche  nella migliorata espressivita' in ognuno anche presi singolarmente.

Abbiamo il groove , il progressive metal, ;'Heavy Prog, il folk-rock, la potenza epica del rock sinfonico, tutto fuso in un nuovo stile di progressive rock che non e' piu' una "eredita' del passato", ma secondo me potrebbe diventare, almeno spero, un riferimento per il presente e il futuro, con un fascino moderno e innovatore. 

Una band che ha una sezione ritmica basso batteria semplicemente da urlo, che sprigiona potenza e precisione, con un gusto di rara bellezza.

Compare il frontman degli Haken Ross Jennings nel singolo “The Malevolent”, pezzo strepistoso.

Con Waving at the Sky gli AVKRVST si impongono a mio avviso come migliore progressive rock band in circolazione, con un Capolavoro che sono certo restera' nel tempo come un precursore, la concretizzazione di cio' che molte band anche piu' blasonate hanno cercato di fare, ma loro ci sono riusciti, in uno stile concreto e credibile, regalandoci probabilmente il miglior album del 2025.     

E' un disco da avere e ascoltare assolutamente. Ascoltatelo!!!

Qui la mia track by Track, che contiene in base alla mia sensibilita' : 
3 capolavori: Families are Forever, Ghosts of Yesteryear, Waving at the Sky 
4 pezzi eccezionali, Preceding, The Trauma, Conflating Memories, The Malevolent

- Preceding apre col botto, strumentale con una grande intro di tastiere e poi linee di basso spettacolari, grandi tempi dispari, in un ritmo incalzante e trascinante, che si apre poi con un solo di chitarra pieno di gusto e si sposta sull'heavy prog in una lunga sequenza synth-batteria, che prosegue anche dopo un cantato "radio style" con un sincopato sempre sullo stesso mood. Pezzo travolgente.   

- The Trauma, inizia strumentale con una mitraglia di batteria e il basso imperioso che torna a impadronirsi della scena, coadiuvato da una batteria potente e precisa. Grandissima progressione al confine fra rock sinfonico e progressive metal, trascinante per tutta la sua durata, bellissimo il solo di chitarra dopo il quale parte il cantato in clear, bellissima la voce nella fase epica, quando il pezzo si apre alla melodia per poi tornare al tema power di basso-batteria, per alternarsi con la fase melodica a piu' riprese. Torna il metal e una breve chiusura in cantato growl, qui basso e batteria sono i protagonisti, si portano dietro tutta la band, le chitarre heavy e il Synth con una voce eccezionale. Atro pezzo fantastico, molto emozionante, costruito alla perfezione ed eseguito con maestria. Mostruoso

- Families are Forever inizia stile rock-ballad con ampi fraseggi di tastiera e chitarra, poi sfuma velocemente su un bellissimo giro di chitarra acustica su tappeto di synth, atmosfera tendente allo psichedelico che lascia spazio ai maestri di basso e batteria  ancora una volta,  protagonsti sul bellissimo cantato clear con una ritmica sofisticata, in controtempo e controsentimento. Il growl prende spazio brevemente mentre il brano si apre e i Synth tracciano una bellissima atmosfera di tensione, torna il cantato clear mentre il basso continua a scavare nell'anima.... poi ecco il rock sinfonico, le tastiere che adoro in un solo spettacolare che si chiude su sontuoso intermezzo di intensi controtempi batteria-basso su cui si aggiunge un arpeggio di chitarra, torna un breve growl mentre il pezzo si riapre alla grande, i respiri sono lunghissimi mentre i metronomi si danno al virtuosismo, e un nuovo assolo di chitarra emozionante e coinvolgente che si protrae fino alla chiusura del brano, fatta di sole tastiere sognanti. Capolavoro

- Conflating Memories ci delizia con un arpeggio di chitarra e una ritmica leggera di batteria come substrato, bellissimo cantato clear su un brano melodico di pregevole fattura e dalla atmosfera solare e romantica, breve virtuoso solo di flauto con dissonanze (che non trovo fra i crediti) e poi tutta l'ampiezza di un tempo sospeso di batteria in levare e un solo di chitarra elettrica con suoni chilometrici, mentre le tastiere disegnano un giro continuo e ipnotizzante. Bellissimi gli stacchi sul finale che si ripetono mentre il solo di chitarra continua imperterrito, mentre i cori scandiscono il tempo, anch'essi, sul finale sale in cattedra la tastiera con un breve efficacissimo solo e poi il tema iniziale riparte con tono piu' epico, solo di chitarra perfetto che sfuma nel silenzio che chiude questo meraviglioso pezzo e questo altrettanto meraviglioso Lato A.       

- Con The Malevolent comincia il lato B, con una rullata superveloce di batteria e poi un pezzo tosto, brano scattante su quale la voce di Ross Jennings fa la differenza con le sue frasi ampie, utilizzando tutta l'estensione, dai temi piu' bassi a quelli piu' alti e lunghi, mai urlati sempre in controllo. Bella la struttura del pezzo e bella inventiva sugli stacchi, La batteria ci riporta alla rullata vorticosa inziale prima della ripartenza del pezzo. Il piu' solare e anche il piu' schematico del disco. Strepistoso.

- Ghosts of Yesteryear parte superveloce, con una ritmica incalzante sulla quale il basso corre all'impazzata e le tastiere lo seguono, cambia poi in atmosfera progressive metal puro, esercizio nel quale questa band e' maestra e poi si aggiungono le tastiere su due tonalita' contrastanti, ma la cavalcata continua, bello lo scorrere delle dita sulle corde che si percepisce nettamente, sembra di essere li ... poi di colpo cambia tutto, si diffonde una atmosfera sognante, rallenta fino a diventare una ballad epica e soffusa, bellissimo il cantato ancora una volta, ma non e' finita, si riparte con il tempo iniziale ma con una maggiore orchestrazione che lo porta verso il rock sinfonico, non piu' metal, aumenta la complessita' per alcune battute.... poi ritornano a ingigantirsi il giro di basso e la batteria, prgressive metal quasi puro... che si interrompe di colpo e torna la fase melodica  ed epica, di nuovo bellissimo prog, bellissime tastiere che sfumano in un arpeggio di chitarra nella title track...Capolavoro 

- Waving at the Sky, la title track, col suo arpeggio di chitarra ricco di gusto e i cori che si aggiungono con degli incisi leggeri. La batteria si aggiunge con un lento profondo tempo rock che inzia la progressione, rinforzata da riff di chitarra elettrica che raddoppia il tempo, ma non esplode ancora, torna il mood inziale, arpeggio e batteria lenta, cori e voce solista piena di emozione... cresce di nuovo la chitarra  e anche la batteria si fa piu' complessa, le tastiere salgono coi suoni lunghi ed epici... una fase di silenzio, rumori, passi, la porta di una macchina che si apre, la radio che si sintonizza, voci di programmi radiofonici mentre i sintetizzatori creano un sottofondo psichedelico e finalmente il basso e la batteria che tornano folgoranti, giro di basso vertiginoso, tempo veloce di batteria superpreciso, giro di tastiere a seguire la ritmica incalzante, prog puro in questa fase che diventa metal quando il growl fa la sua breve apparizione per poi sfumare in un assolo pazzesco di tastiere, mentre batteria e basso fanno quello che vogliono con le nostra mente ormai inerme...
Il pezzo si apre verso un sound piu' epico e solare nella parte finale, la ritmica si semplifica quando parte l'assolo di tastiera che diffonde nell'aria il prog sinfonico piu' bello degli ultimi anni... il pezzo si avvia in questo mood alla chiusura, epico, grandioso, trascinante, sognante, fluido, splendido. Altro capolavoro.

    

I Brani
1. Preceding (3:13)
2. The Trauma (5:17)
3. Families are Forever (7:49)
4. Conflating Memories (6:59)
5. The Malevolent (3:24)
6. Ghosts of Yesteryear (6:17)
7. Waving at the Sky (12:19)
Durata 45:21

La Formazione
- Simon Bergseth - voce solista, chitarre, basso
- Edvard Seim - chitarre
- Auver Gaaren - tastiere
- Øystein Aadland - basso, tastiere
- Martin Utby - batteria, sintetizzatore
Con:
- Ross Jennings - voce (5)