Forever Comes to an End by Bjorn Riis

Eccellente questo Forever Comes to an End, secondo album di Bjorn Riis, del 2017

Soffermiamoci un attimo sul titolo: l'eternità giunge al termine. Bellissimo ossimoro che fa molto pensare, almeno me. 

Di Bjorn Riis, musicista norvegese, abbiamo parlato spesso di recente, sia per il suo album uscito in questo 2025 che per il suo debutto, entrambi belissimi.

Questo Forever Comes to an End e' stato considerato, appena uscito, il suo capolavoro, come sappiamo pero' Riis e' riuscito a superarsi piu' volte, sempre in crescendo, album dopo album, con una maggiore consapevolezza e producendo album sempre piu' maturi e solidi. Non manca mai la melodia, non manca mai il prog nel mood e nelle intezioni e neanche quella oscura malinconia che come il cielo norvegese sovrasta ogni cosa, tipica di quello che io definisco il Northern Prog, espressa in musica.

Collaborano per i sette brani i compagni di band degli Airbag Henrik Fossum (batteria) e Asle Tostrup (programmazione)

- Questo disco inizia subito con una traccia eccellente, bella infatti la title track, Forever Comes to an Endcon un bel rock deciso e riff incalzante di chitarra, che sfuma in un mood simil-ballad, bella interpretazione di Riis alla voce e come sempre alla chitarra, sia nelle trame portanti che negli assoli. 

- Absence e' letteralmente il suono dell'assenza, nei suoi pochi minuti fatti di suoni e atmosfere ambient. Un brano sospeso e interlocutorio, come l'assenza.

- The Waves nasce davvero come una onda che si infrange leggermente e lentamente sulla sabbia... la melodia segue il movimento, con tocchi di chitarra e suoni, anche quando entra la batteria, lo fa con una ritmica leggera. Bellissimo il cantato e il pianoforte elettrico. Strepitoso l'assolo di chitarra. Composizione molto strutturata. Brano molto molto bello ed emozionante. Coinvolgente, che non perde mai l'incedere costante dell'onda, anche quando il mare e' in tempesta o torna a calmarsi. TOP!

- Getaway ci convince con un giro di pianoforte elettrico continuo e una batteria con tempo rock molto veloce e sottile, ricorda un Krautrock vecchia maniera, completamente strumentale, con svisate di chitarra elettrica che si fanno sovrastare da sintetizzatori plananti e ripartenti. Solo atmosfera multistunmento. Bellissimo pezzo anche quando prende la direzione piu' acustica delle percussioni, rallenta si allungano i suoni... l'assolo di chitarra e' come provenire da un altro ambiente ... va avanti riprendendo la spinta iniziale e in modo corale lascia spazio ad un riff di chitarra heavy metal a cui la batteria fa da mezzo di trasporto, poi il riff di basso, profondo intenso, con la tastiera che aumenta la tensione fino ad una chiusura netta da rock old style. Grandissima composizione!   

- Calm, altro breve strumentale atmosferico, non sugli stessi livelli di Gaweay essendo il mood molto "calm", ma molto inteso il giro di pianoforte sul quale si sviluppa un lunghissimo assolo di chitarra durante il quale Riis sperimenta molti dei suoi espedienti tecnici. Molto bello.

- Winter e' una ballata romantica, la voce di Riss sempra crescere ad ogni brano ed ogni disco. Che sia autoreferenziale sulla chitarra si sa, ma non e' il solo in questo mondo del prog, lo fanno in molti e lo sanno fare bene. Bellissimo brano con controcanti di Sichelle McMeo che arricchiscono di molto il brano. Dopo il cantato si avvia una lunga parte strumentale che spazia fra lo psichedelico e il soft jazz, la batteria sempre precisa e ricca di sfumature, la chitarra che passa dalle svisature Jazz a quelle ricche di sustain che sono la cifra stilistica di Riis. Questo e' una vero e proprio Capolavoro. Bellissimo!  

- Where Are You Now chiude il disco. La domanda e' nella musica. Immaginate di stare li a pensare al vostro amore perduto. Assorti nei vostri pensieri. Nel silenzio. Quel silenzio sarebbe la melodia di questo brano. Le parole nella vostra mente la voce di Riis che con passione malinconica ripete i vostri pensieri. Bello il piano. 7 minuti da ricordare e riascoltare. 

Ogni album non fa che confermare quello che penso, ogni volta che lo riascolto: Riis e' un astro nascente del Progressive Rock, e lo e' da oltre 10 anni con i suoi lavori da solista, discreto, serio, senza eccessi, molto professionale e impegnato, che non ha bisogno di osare perche' sia nella padronanza dello strumento che nella composizione ha un talento naturale.

Il suo secondo album, secondo lavoro eccellente, consigliatissimo! A presto con gli album successivi!

I Brani
1. Forever Comes to an End (8:18)
2. Absence (2:42)
3. The Waves (7:24)
4. Getaway (7:53)
5. Calm (3:51)
6. Winter (10:17)
7. Where Are You Now (7:32)
Durata 47:57

La Formazione
- Bjørn Riis - voce, chitarra, basso, tastiere, pianoforte, compositore e produttore
Con:
- Sichelle McMeo Aksum - voce (6)
- Simen Valldal Johannessen - pianoforte (2,3)
- Vegard Kleftås Sleipnes - Solina String Ensemble (3,7)
- Henrik Fossum - batteria
- Anders Møller - percussioni (3,4,6,7)
- Asle Tostrup - loop & Fx (4)