In Fuga della band Italiana Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, uscito in questo 2025
Una sorpresa per me che non li avevo seguiti in precedenza, un album che mi ha stupito e che non smetto di ascoltare, nel quale trovo grandi interpretazioni vocali, fra la teatralita' della canzone d'autore e l'intensita' dell'Hard Rock, spaziando fra vari generi incluso il folk e il Rock Progressivo Italiano nella sua forma piu' pura, il rock e il modern jazz, tutto eseguito con grande precisione, unendo tecnica e gusto.
Una band di Roma, della mia citta', attiva nella scena del Rock Progressivo Italiano negli anni 70 poi sciolta e riunita nel 2010.
Un sound melodico e sinfonico influenzato del jazz e dal folk, catatteristiche che troviamo spiccate e bellissime anche in questo ultimo lavoro.
Un band composta da grandi individualita' che si esprimono con una armonia, naturalezza e coesione tali da far pensare ad una band che dagli anni 70 non si e' mai effettivamente sciolta.
- Parliamo di Luciano Regoli, pittore, scultore, scrittore, musicista, compositore e cantante dal 1967 nei Worms e poi dopo varie band nel gruppo Ritratto di Dorian Gray, nel 1971, e dopo lo scioglimento, nella band Raccomandata con Ricevuta Ritorno.
- Parliamo di Nanni Civitenga al basso, uno dei più grandi tsession man italiani che ha inciso con maestri del calibro di Ortolani, Ferrio, Canfora e il grandissimo Ennio Morricone (in più di 100 colonne sonore) ma anche grandi successi nel mondo del pop e della televisione.
- Ma anche di Walter Martino alla batteria che ha militato in band del calibro dei Goblin, Libra, Ritratto di Dorian Gray, Reale Accademia di Musica, Banco del Mutuo Soccorso
- E dei grandi musicisti (basta ascoltare l'album per rendersene conto) Damaso Grassi, Stefano Piermarioli e Manlio Zacchia nella band dalle origini con Per... Un Mondo Di Cristallo
Le tracce:
- Tostissima la opening track, Incubo, aggressiva e con un riff di chitarra pauroso. La voce in perfetto stile Hard Rock e una chitarra spettacolare. Che Energia!
- Mary Reilly spettacolare dalla intro, prima in forma di "Canzone" italiana, lenta e appassionata col cantato classico, ma che poi muta in stacchi hard rock inaspettatamente. Spettacolari il solo di violino e il solo di chitara elettrica. Batteria intensissima e di una precisione straordinaria. Poi entra il solo di sax, grandioso con la velocita' e il gusto. Voce top con urlati che ci portano circa cinquant'anni indietro ma senza sbeffeggiare o fare la caricatura delle grandi voci Hard Rock del passato, in modo assolutamente credibile e solido.
- Sognando inizia con arpeggi di chitarra e svisature di chitarra elettrica.... cantato da tipica canzone italiana old style, con uno stile quasi teatrale. Il basso sale in cattedra, con grande profondita' tiene tempo e melodia in piedi. Bel testo mentre il brano si muove su tempi base rock e poi spinge di piu' con assoli di chitarra e la grande batteria sincopata di Martino. Bellissimo il trasporto complessivo e l'energia. Tastiere davvero prog come tutto il pezzo nella fase finale fino alla chiusura, con una complessita' sostenuta da tutti gli strumenti. L'epilogo e' al piano e tastiere, nel soffuso arpeggio di chitarra a sfumare. Bellissimo brano, articolato, pieno di sfumature, ricco di gusto. Ottima esecuzione.
- Nubiano parte intenso con una cavalcata di batteria e presto si aggiunge la voce, prima con vocalizi, poi con un mantra ripetuto con diversi livelli di intensita' e enfasi. Poi parte il brano, con un incedere inquietante e teso. La batteria continua a disegnare con le percussioni e il basso una base ritmica avvincente e straordinariamente ricca. Sale il tono e la tensione e il volume complessivo. Brano avvincente, che unise la canzone d'autore alla magia del teatro canzone a tratti, al rock, fino a mutare in una ballata, con fiati e archi, per una chiusura quasi orchestrale e un assolo di violino eccezionale. La chitarra fa sempre la differenza quando entra con il suo assolo, che stavolta e' all'unisono col violino che poi lascia spazio a quello di tastiere. Fantastico.
- Ancora l'ombra il brano piu' lungo del disco, inizia con organo e tastiere e abbiamo immediatamente fatto un salto di cinquant'anni indietro, meravigliso sound del tipico rock progressivo italiano. Cantato pulito e coinvolgente. Flauto e organo che si accompagnao col virtuosismo. La chitarra con il suo sustain eccezionale. Bello quando parte il pezzo in tutta la sua potenza, splendido il groove complessivo , un brano trascinante. Emozionante. Belissimo il testo quando la voce e' supportata solo da un velo leggero di tastiere e un grande sax. Poi riparte alla grande, veloce, incalzante, con stacchi di batteria che demarcano il perimetro della voce. Bellissimo assolo di chitarra anche qui e l'assolo di piano e tastiere all'unisono. Chiusura molto piu' soft coi fiati e una melodia che poi verte sul modern jazz, basso e fiati, tastiere e giochi di batteria. Grandissimo pezzo.
- Sandrina chiude il disco con chitarra acustica e voce, breve canzone quasi teatrale, bellissima interpretazione vocale e bellissima atmosfera retro'.
Un disco che sicuramente puo' rientrare nei gusti di una vasta gamma di appassionati, dal prog italiano alla canzone d'autore, dagli amanti dell'hard rock a quelli che preferiscono una musica sofisticata, non scontata, non ripetitiva e soprattutto non banale ma che mantiene sempre al centro il gusto e la raffinatezza.
Bellissimo disco che vi consiglio senza alcun dubbio.
I Brani
1. Incubo (4:55)
2. Mary Reilly (7:18)
3. Sognando (6:57)
4. Nubiano (5:40)
5. Ancora l'ombra (9:12)
6. Sandrina (1:33)
Durata 35:35
La Formazione
- Luciano Regoli / vocals
- Nanni Civitenga / bass
- Walter Martino / drums
- Damaso Grassi / flute, tenor sax
- Stefano Piermarioli / keyboards
- Manlio Zacchia / bass, double bass
.jpeg)
.jpeg)
.jpeg)
.jpeg)
.jpeg)
