uno dei primi album, il primo a raggiungere livelli di eccellenza a mio avviso, del duo Norvegese che si esprime in un rock sinfonico tipico delle montagne e atmosfere scandinave, in chiave pastorale e orchestrale, grandissio esempio del Northern Prog.
37 minuti assolutamente pregiati, su 7 brani che portano gli anni 70 nei suoni di oggi e ci stupiscono con un cantato in lingua norvegese che sembra da sempre ascoltato su questo sound e con questa enfasi fatta di chitarre acustiche, archi fiati e tastiere vintage.
Non e' il mio caso, ma sono convinto che non si presti la giusta attenzione alle band scandinave, questa in particolare. I loro lavori sono sempre intensi e densi di una strana forma di innovazione in un genere che conta oltre cinquant'anni di grandiosa esistenza e grazie a questi giovani del nord e' destinato ad avere, ne sono certo, lunga vita.
- Over Vidda, flauto e percussioni, una breve intro pastorale che preannuncia il disco.
- Abstraksjoner Fra Et Dunkelt Kammer, brano epico che inizia melodico e quando entra la voce sale fino a regalare un muro di suoni con i synth protagonisti, bellissie parti di chitarra e una grande batteria. Bellissimo
- Finske Skoge e' un brano epico che ricorda il rock sinfonico britannico dei primi anni 70, bellissimi giri di chitarra e una sezione ritmica spettacolare.
- Jord I e' impessionante con i suoi cambiamenti di tema e di tempo, fantastico Mellotron e una voce che e' un narratore favolesco. bello!
- Jord II e' evidentemante il seguito del precedente, ma ha una sua identita' distinta, brano nel quale i musicisti si lasciano andare al virtuosismo, bellissimo.
- La Meg Forsvinne! e' un brano meno impegnativo ma con un tema melodico davvero azzeccato e una chitarra spettacolare, ma va detto lo stesso per i sintetizzatori. Trascinante e interessate, che chiede di essere riascoltato. Paurosi i bassi quando il brano si fa molto piu' prog. Un brano a due facce, quella melodica che esalta la composizione, quella complessa che esalta la tecnica. Pezzo top. Non finirete l'album senza aver piu' volte ascoltato questa traccia.
- Postludium comincia con un tesissimo assolo di synth e tastiere che creano una atmosfera quasi psychedelica con una mood ricco di vibrazioni elettroniche per i primi 3 minuti e un'altro piu' solenne e epico per i successivi. Le melodie sono grandiose, mentre si srotolano hai voglia che continino per vedere dove vanno a finire.
Due ragazzi, Håkon Oftung e Kristian Frøland per brani di grande complessita' e pregevoli composizione, ma soprattutto una esecuzione certosina e attenta a tutti i dettagli. Notevole il basso di Robert Dall Frøseth in questo disco, come ospite.
Un album che non posso che consigliare a tutti gli amanti della grande musica, in questo caso contemporanea.
Bellissimo!
I Brani
1. Over Vidda (1:48)
2. Abstraksjoner Fra Et Dunkelt Kammer (6:50)
3. Finske Skoger (2:56)
4. Jord I (6:25)
5. Jord II (8:27)
6. La Meg Forsvinne! (6:38)
7. Postludium (4:42)
Durata 37:46
La Formazione
- Håkon Oftung - voce, chitarra, tastiere, flauto
- Kristian Frøland - batteria e percussioni
Con:
- Robert Dall Frøseth - basso (3)