Maledetti (maudits) by Area

Maledetti (maudits) dei grandissimi Area, del 1976

Durante la registrazione Giulio Capiozzo e Ares Tavolazzi lasciarono temporaneamente il gruppo e furono sostituiti da altri musicisti, si tratta dell'ultimo album in studio degli Area con Paolo Tofani alla chitarra.

Le note di copertina spiegano i temi affrontati da questo concept album, e lo fa attraverso una storia "fanta-sociopolitica". 

«Progetto-concerto di fanta-sociopolitica: la società futuribile è spaccata in verticale e divisa in corporazioni. Un plasma liquido è la coscienza del mondo, custodita in un computer di una banca. Per un guasto si verifica la dispersione progressiva del liquido: totale perdita della coscienza umana. (cfr. Evaporazione e Il massacro di Brandeburgo numero tre in sol maggiore). Possibili ipotesi evolutive:

a) Potere agli anziani, come depositari della memoria del passato che esclude e respinge la problematica del contingente (cfr. Gerontocrazia);

b) Potere alle donne, come fornitrici di energia e contributi radicali nuovi, in antitesi alla loro repressione storica (cfr. scum);

c) Potere ai bambini, come garanzia di libertà e di reinventare la storia con la forza della fantasia (cfr. Giro, giro, tondo e Caos).»

Impossibile la track by track almeno per me, ci sono tracce che prese a se stanti potrebbero non avere senso, ma ne hanno nel contesto della narrazione. 

Fusion jazz-rock nella sua forma più "aggressivamente sperimentale2, free-jazz inquinato dal rock, dal funk, da una ninna nanna greca, dal sound balcanico o della musica greca di fine 800' inizio 900 (rembetica) e la complessita' aumenta con la voce straordinaria e folle al contempo di Demetrio Stratos che si cimenta in suoni, versi, rumori... C'e' Il massacro di Branderburgo numero Tre in Sol Maggiore suonato da un quartetto d'archi.

Fantastico caos che richiede attenzione e molti ascolti per poterlo comprendere e digerire. Oltre alla voce, basso e batteria sono protagonisti, piano e tastiere eccelsi.

Un grande album, non per tutti pero' o comunque non subito.

I Brani
1. Evaporazione (1:45)
2. Diforisma Urbano (6:18)
3. Gerontocrazia (7:30)
4. Scum (6:30)
5. Il Massacro Di Brandeburgo Numero Tre In Sol Maggiore (2:20)
6. Giro, Giro, Tondo (5:55)
7. Caos (Parte Seconda) (9:00)
Durata 39:18

La Formazione
- Demetrio Stratos - voce, filtro vocale (4), organo Hammond (2-4,6), pianoforte (6), campane
- Giampaolo Tofani - chitarra elettrica, (Serge) Tcherepnin synth (3,4,7)
- Patrizio Fariselli - pianoforte (4,6), piano elettrico (3,4,6), pianoforte preparato (7), synth ARP Odyssey (3,4,6)
- Ares Tavolazzi - bassi elettrici (3,4) e acustici (2,3).
- Giulio Capiozzo - batteria (3,4)
Con:
- Steve Lacy - sassofono soprano (2,3,7)
- Paolo Salvi - violoncello (5)
- Giorgio Garulli - contrabbasso (5)
- Umberto Benedetti Michelangeli - violino (5)
- Armando Burattin - viola (5)
- Hugh Bullen - basso (2,6)
- Walter Calloni - batteria (2,6)
- Anton Arze - txalaparta (3)
- Jose Arze - txalaparta (3)
- Paul Lytton - percussioni (6,7)