Gli Stormy Six sono rappresentanti del movimento RIO, Rock in Opposition, un collettivo politico-musicale europeo, fondato nel 1978 da alcuni gruppi musicali in aperta opposizione alla logica commerciale dell'industria discografica, da loro ritenuta espressione del capitalismo.
Presero parte infatti alla manifestazione musicale organizzata il 12 marzo 1978 presso il New London Theater di Drury Lane a Londra dalla band inglese Henry Cow e alla quale perteciparono gli Henry Cow (Regno Unito), Stormy Six (Italia), Samla Mammas Manna (Svezia), Univers Zero (Belgio), Etron Fou Leloublan (Francia)
Band Fondata a Milano, iniziarono la loro attività negli anni '60 come gruppo folk con influenze psichedeliche componendo canzoni di protesta.
In questo album cominciano a presentarsi elementi di complessita' e sperimentazione che li indirizzeranno verso il movimento RIO a pieno titolo solo pochi anni piu' tardi.
Si tratta di un album acustico con una miscela di influenze folk, classiche e progressive rock. I testi di questo lavoro riflettono l'impegno della band nella proptesta giovanile e politica.
Si tratta infatti di un concept album basato su alcuni eventi dell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale e celebra il movimento di Resistenza italiano.
- Stalingrado, brano epico che tratta della battaglia di Stalingrado del 194/43, animata da valzer e danze cosacche e i testi descrivono fame, macerie, bombardamenti.
- La fabbrica, brano che tratta degli scioperi del 1943, dopo che la notizia della vittoria di Stalingrado raggiunse il Nord Italia.
- Arrivano gli americani descrive con ironia l'arrivo delle truppe americane con un forte sentimento antiamericanismo, descrivendoli come portatori di consumismo e capitalismo che regalano "barrette di libertà" (barrette di cioccolato...)
- 8 settembre e' un brano triste, cupo, che dopo la intro acustica, parla di un uomo che cammina sui binari, spogliatosi della divisa, tornando a casa. L'esercito italiano si è sciolto e il Paese è a pezzi. Brano molto emozionante.
- Nuvole a Vinca, brano bellissimo e malinconico, che racconta di un massacro di civili inermi sospettati di sostenere i partigiani appunto a Vinca, un paese sulle Alpi Apuane, in Toscana, il 24 agosto 1944, dove trovarono la morte 174 abitanti per la maggior parte donne e bambini. Brano di una bellezza impressionante.
- Dante di Nanni è una inquietante danza degli spiriti. Dante di Nanni era un partigiano che morì da eroe, combattendo con grande coraggio... il suo fantasma si aggira ancora per la città, indomito...
- La sepoltura dei morti è una ballata, molto malinconica che vede nel testo la sua forza "Aprile è davvero crudele / Fiori di lillà sbocciano sui morti / L'inverno ha seppellito il loro ricordo lasciando solo pietà / E ora una vita è solo un volto ingiallito, solo una fotografia / La morte non vale nemmeno il prezzo del giornale / Che leggi e poi butti via...".
- Chiude il disco la title track Un biglietto del tram un valzer inquitetante animato da fantasmi di vittime che si muovono fra a ente indiferente mentre chiedono goustizia. Il biglietto del tram evocato nel e' richoesto per tornare a Piazzale Loreto, dove nel 1944 vennero uccisi quindici partigiani di cui vennero esposti i cadaveri.
Nel complesso un album eccellente che fa ripercorrere con melodie e composizioni bellissime la storia di un'epoca tragica della storia italiana.
Uno dei loro migliori album. Un album da avere a mio avviso in collezione.
1. Stalingrado (5:25)
2. La Fabbrica (3:36)
3. Arrivano Gli Americani (5:50)
4. 8 Settembre (4:49)
5. Nuvole A Vinca (4:18)
6. Dante Di Nanni (4:12)
7. Gianfranco Mattei (4:17)
8. La Sepoltura Dei Morti (3:47)
9. Un Biglietto Del Tram (5:40)
Durata 41:54
La Formazione
- Franco Fabbri - chitarra, mandolino, basso, flauto dolce, voce
- Carlo De Martini - violino, mandolino, voce
- Tommaso Leddi - violino, mandolino, balalaika, chitarra, flauto, voce
- Luca Piscicelli - basso, mandola, voce
-Antonio Zanuso - batteria