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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Déjà vu by Crosby, Stills, Nash & Young

Déjà vu, il primo album del  "supergruppo" Crosby, Stills, Nash & Young del 1970, un album molto atteso dopo il successo del primo album CS&N del trio Crosby, Stills & Nash , al quale si aggiunse il grandissimo chitarrista e cantautore Neil Young . Un disco gigantesco di una band irripetibile.che merita di essere in qualsiasi collezione degli amanti dei fantastici anni 70'. Una curiosita', Il brano Woodstock fu usato come sigla sui titoli di coda del film dedicato al raduno di Woodstock,  " Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica ", un documentario del 1970 diretto da Michael Wadleigh che ha vinto l'Oscar come miglior documentario nel 1971, che cattura l'atmosfera del festival attraverso immagini girate durante l'evento, interviste e retroscena.  La popolarità del disco contribuì al successo dei quattro album solisti dei membri della band pubblicati sulla scia di Déjà Vu : After the Gold Rush di Neil Young, Stephen Stills di S...

Tubular Bells by Mike Oldfield

Mike Oldfield, questo è Tubular Bells  il primo album in studio, del 1973, in questo caso dalla raccolta di 4 LP Mike Oldfield Boxed, che contiene questa versione remix con il brano The Sailor's Hornpipe di maggiore durata e una parte finale con un racconto comico narrato da Viv Stanshall. Il tema iniziale ed un altro breve estratto dalla prima parte furono utilizzati dal regista William Friedkin nel film L'esorcista.  Rolling Stone lo pone giustamente alla  posizione 17 dei 50 migliori album progressive di tutti i tempi. In questo album Mike Oldfield suona: pianoforte, glockenspiel, organo Farfisa, basso, chitarra elettrica, speed guitar, taped motor drive amplifier organ chord, mandolino stile chitarra, fuzz guitar, percussioni assortite, chitarra acustica, flagioletto, honky-tonk, organo Lowrey, campane tubolari ovviamente.  

Permanent Waves by Rush

Permanent Waves, settimo album dei mitici Rush , del 1980, primo album dei Rush ad entrare nella US Top 5, disco d'oro nel 1980 e platino nel 1987, uno dei maggiori successi commerciali del gruppo. Un album non solo pieno di grandi successi ma che notevole per Jacob's Ladder che è un pezzo complesso tanto quanto bello.Molto  diversa dalle altre è invece Natural Science, che dura circa 9 minuti ed è composta da tre distinti movimenti. La band, mostruosa  Geddy Lee - basso, sintetizzatori, voce Alex Lifeson - chitarra elettrica ed acustica Neil Peart - batteria, percussioni Io adoro i Rush, come batterista venero Neil Peart e questo disco in particolare è fra i miei dischi preferiti.  

Barclay James Harvest and Other Short Stories by Barclay James Harvest

Barclay James Harvest and Other Short Stories, terzo album dei Barclay James Harvest, del 1971. Una band dalla grande preparazione musicale e con grandi capacità vocali nei musicisti che hanno permesso atmosfere corali in cui si intrecciano le voci a servizio dei brani, come loro marchio di fabbrica. Medicine Man è un pezzo semplicemente superbo, negli altri pezzi un ottimo impiego di mellotron interessanti composizioni. Un album eccellente da avere nella collezione.  

Martian Chronlicles (Marsbeli Kronikak) by Solaris

  Martian Chronlicles (Marsbeli Kronikak) dei Solaris , album completamente strumentale del 1984 ma che divenne famoso solo dopo che i Solaris suonarono al Progfest '95 quando il mondo (del prog) ebbe la possibilità di scoprire questo gioiello dell'Europa orientale. Probabilmente uno dei più grandi album di prog sinfonico di tutti i tempi.  Fantastiche tastiere, un incredibile flauto, basso e chitarra, supportati da una batteria molto precisa e abbastanza complessa.  Un album che suscita molti stati d'animo attraverso pezzi strumentali fra i più belli che io abbia mai sentito.  L'introduzione presenta voci infantili aliene che creano una sensazione di grande disagio: si tratta di un brano epico intitolato "The Martian Chronicles Parts 1-6" che mescola un lavoro di synth in stile Klaus Schulze, con un'interazione melodica tra pianoforte, chitarra e flauto.  Ma nell’album troviamo anche Moog e riff di chitarra metal. E’ il primo disco di una trilogia, ho pos...

Of Queues and Cures by National Health

  Of Queues and Cures, del 1978, secondo album dei  National Health , uno degli ultimi rappresentanti, se non gli ultimi in assoluto, della scena di Canterbury, album al confine fra progressive rock e jazz fusion.  Un grande disco, forse “il canto del cigno” del progressive della prima epoca, in un momento in cui la musica cambiava verso il punk rock e perle come queste, arrivate quasi fuori tempo massimo, erano l’ascolto per i nostalgici del genere. Il disco è in pieno standard canterburiano e oltre al valore storico e’ anche di straordinaria bellezza. Non è un ascolto facile ma è grande musica, fatta da musicisti di primo ordine.  Dopo il capolavoro al debutto, l' album omonimo , arriva questo superbo lavoro Binoculars il brano che preferisco, ma grandissima anche una delle migliori composizioni di Dave,  The Bryden. Un album ispirato da composizioni corali, il prog di Canterbury al suo meglio, con composizioni complesse per un album quasi completamente strume...

Coda by Led Zeppelin

  Coda ultimo album in studio dei Led Zeppelin , del 1982 uscìto due anni dopo lo scioglimento e due mesi dopo la morte di John Bonham. Si dice che la sua uscita sia dovuta a obblighi contrattuali nei confronti della cauda discografica con cui il gruppo era ancora in debito di un album.  Si tratta prevalentemente di brani inediti pubblicati in precedenza come bootlegs, remixati e raccolti sotto forma di compilation ufficiale. Contiene un brano, Bonzo's Montreux di sola batteria sulla quale Jimmy Page ha sovrainciso  vari effetti elettronici, più il caratteristico suono di timpani suonati con le mani dallo stesso Bonham. Nonostante la sua natura, materiale avanzato dagli album in studio lungo l'intera carriera del gruppo, è un disco che chiude degnamente una grande discografia. Bellissime le fotografie della copertina interna.

Delicate Sound of Thunder by Pink Floyd

Delicate Sound of Thunder, secondo album dal vivo dei Pink Floyd , del 1988, primo album  dal vivo dai tempi di Ummagumma. Si tratta del tour successivo all’album A Momentary Lapse of Reason da cui è tratto il disco. La prima parte, eccetto Shine On You Crazy Diamond, è dedicata ai brani dell'album del 1987, mentre la seconda è incentrata su quelli tratti dagli album precedenti fino a The Wall. Ottimo album dal vivo, il disco 2 eccezionale per un concerto con grandissimi investiment in visual, attenzione ai dettagli, effetti speciali  One of these days e Us and Them brani memorabli a mio avviso n questo disco. Questo album ha anche un primato eccezionale, è infatti il primo disco di un gruppo rock a essere suonato nello spazio: a distanza di sei giorni dall'uscita l'equipaggio della Sojuz TM-7, diretta verso la stazione spaziale Mir, portò con sé un'edizione cassetta da ascoltare durante la missione. Io avevo 19 anni quando è uscito, pochi mesi dopo ero imbarcato, in Ma...

Music From Big Pink by The Band

Music From Big Pink debutto dei  The Band del 1968. Un album concepito quando smisero di essere band di supporto di Bob Dylan nel tour del 1966 (come The Hawks) durante un periodo passato con Dylan in una casa vicino New York.  Dal colore della casa il titolo dell'album.  Un sound essenziale, arrangiamenti grezzi, un mix di country, folk, rock e soul, uno degli album migliori della band, assieme al successivo The Band.  Dylan ha scritto tre delle canzoni dell'album. L’album è al posto 34 nella classifica Rolling Stone e ha ispirato Clapton e suscitato apprezzamento da molti artisti fra i quali George Harrison e Richard Wright e anche apprezzamento da parte mia che lo ho ascoltato acquistando dischi in un negozietto e mi ha fulminato.  Bellissimo e consigliatissimo. I Brani Tears of Rage – 5:16 (Bob Dylan, Richard Manuel) To Kingdom Come – 3:20 (Robbie Robertson) In a Station – 3:35 (Richard Manuel) Caledonia Mission – 2:54 (Robbie Robertson) The Weight – 4:40 (R...