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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Alive by Goblin Rebirth

I Goblin Rebirth iniziano la loro attività dal 2010 per volontà di Agostino Marangolo e Fabio Pignatelli dei Goblin, per ridare vita al sound della storica Band. Iniziano ad esibirsi dal vivo riproponendo il repertorio dei Goblin e poi entrano in studio din quando nel 2015 esce “Goblin Rebirth”, otto brani completamente nuovi. Dalle registrazioni del loro concerto al Crossroads di Roma nasce poi, “Alive”, del 2016. Un disco fantastico!!!!!  

Love Over Fear (Acoustic) by Pendragon

  Love Over Fear (Acoustic) dei Pendragon , versione acustica dell’ omonimo album ma in forma acustica pubblicato su vinile bicolore. Molte delle canzoni sono state ristrutturate e includono orchestrazioni e sezioni aggiunte, è stato mixato e masterizzato da Nick Barrett e Karl Groom. Splendido art-work di copertina di Liz Saddington.  Una versione che non smetto di ascoltare.

Last Exit by Traffic

 Last Exit, uscito nel 1969, terzo album dei Traffic , che contiene brani inusuali e inediti messi insieme dalla Island Records dopo l'iniziale scioglimento della band. Questa è una reissue del 1972 (ITA). Benché in copertina figurino tutti i componenti della formazione originaria con Steve Winwood, Jim Capaldi, Chris Wood e Dave Mason, quest'ultimo non compare nella maggior parte dei brani.  Un album che ascolto volentieri.

The Soft Machine by The Soft Machine

 E per parlare dei capolavori che hanno influenzato il Rock progressivo e il jazz-fusion bisogna andare a Canterbury nel 1968, anno di pubblicazione dell’album “ The Soft Machine” album di debutto dei Soft Machine , registrato a New York con l'assistenza di Chas Chandler, produttore di Hendrix, e Tom Wilson, produttore dei Velvet Underground e delle Mothers of Invention. Album che è stato considerato uno dei primi esempi di musica underground inglese che precorre il rock progressivo. Nella prima formazione della band compare anche Daevid Allen che lascia prima della pubblicazione del disco ma a quale si deve il merito di aver fatto ascoltare delle demo al produttore che poi li ha scritturati, e gli altri mostri sono  Robert Wyatt, Mike Ratledge, Kevin Ayers,Hugh Hopper.

Rage for Order by Queensrÿche

Rage for Order, secondo album dei  Queensrÿche , del 1986. A quanto leggo al momento della sua uscita è stato un disco divisivo: per alcuni un capolavoro, un album troppo avanti per i tempi; per altri un disco inconcludente. Ascoltandolo oggi e pensando a quando è stato pubblicato ci si rende però conto secondo me della sua importanza. Una produzione, digitalizzata, hi-tech per l’epoca che però ha aperto la strada al sound progressive metal che si svilupperà definitivamente più tardi ma anche secondo me (che ammetto, non ho ancora sviluppato una gran cultura nel genere) una anticipazione di quello che chiameranno “new metal”. Bellissimo fra gli altri il pezzo e il giro di chitarra di “Killing Words”: emozioni, una voce carica di  espressività, teatrale, quasi drammatica. Inizio imponente del lato B con “Neau Regel”. Bellissimo disco IMO.  

90125 by Yes

 Ogni tanto ascolto volentieri 90125 undicesimo album degli Yes, del 1983, un cambiamento radicale dello stile della band, che si avvicina (ma non troppo) al pop anni 80. Il titolo dell'album e’ il numero di catalogo dell'edizione originale. L’album ha avuto un grande successo trainato dalla hit Owner of a Lonely Heart, l'unico brano degli Yes a raggiungere la prima posizione nelle classifiche e lo stesso 90125 risultò essere il disco più venduto della storia del gruppo. Ma questo disco non è solo quel brano (che ogni volta si ascolta molto volentieri) ma anche belli sono Leave It e It Can Happen e il brano Cinema, un bellissimo pezzo.

Storm Corrosion debut album

  Storm Corrosion, una collaborazione tra  Åkerfeldt degli Opeth e Wilson , una partnership iniziata nel 2001 quando Wilson ha prodotto il quinto album degli Opeth, Blackwater Park, questo è il loro unico album in studio, omonimo del 2012. Non è stato intrapreso alcun tour per promuovere l'album, né sono stati stabiliti piani per il futuro: i due hanno optato per tornare ai rispettivi progetti musicali. Alla chitarra Åkerfeldt, Wilson alle tastiere e arrangiamento, Gavin Harrison dei Porcupine Tree alla batteria (anche se solo il 15-20 percento dell'album ne ha avuto bisogno) Nonostante la reputazione dei due leader nei generi heavy metal e progressive rock non è un album progressive metal, il sound e’ ambient e orchestrale. Questo forse ha deluso le aspettative di molti. Ma non le mie. Io lo trovo un album bellissimo e spero abbia un seguito.

In a Glass House by Gentle Giant

  Ascoltando la mia vecchia stampa di In a Glass House, quinto album dei Gentle Giant , del 1973, disco registrato dopo l'abbandono di Philip Shulman, la nuova formazione a cinque elementi rimarrà invariata fino allo scioglimento del gruppo nel 1980.  I Gentle Giant, fondati dai fratelli Shulman, riescono a proseguire dopo l’abbandono di uno di essi, seppur non eguagliando i fasti di Acquiring The Taste, questo e’ un disco validissimo che ascoltato oggi a 51 anni di distanza riesce ancora a stupire per la sua unicità.

Minstrel in the Gallery by Jethro Tull

 Ascoltando la mia vecchia copia italiana di Minstrel in the Gallery, ottavo album dei Jethro Tull del 1975, registrato quasu tutto sulla Maison Rouge Mobile (uno studio mobile completo) in un viaggio interminabile dall'Inghilterra a Monaco durante un tour. A seguito di questo album, Jeffrey Hammond abbandonò il gruppo per tornare alla sua attività precedente, la pittura. Questo è a mio avviso uno dei dischi più belli dei Jethro Tull e devo dire che la copia originale in vinile del 1975 suona da paura, certo lavori come Aqualung, Stand Up, thick as a brick, sono tra i "must have" della mia collezione, ma quest'album è davvero qualcosa di speciale

Grimspound by Big Big Train

  Grimspound decimo album dei Big Big Train del  2017, segue Folklore e ne è sostanzialmente la continuazione.  E’ stato anche il primo album della band a figurare fra i primi 50 posti nella classifica ufficiale UK.  Grande band e grande disco, questo è stato a mio avviso l’album della loro consacrazione. Non è un disco per chi è abituato alla musica commerciale, è un disco prog che unisce al sound seventies strumenti ad arco e pianoforte oltre che sintetizzatori, suonata da mostruosi musicisti, una musica che come accade  solo solo ai grandi gruppi li rende perfettamente riconoscibili. Disco stupendo. Link alla Scheda sulla band e loro Discografia Le Foto

The Power to Believe by King Crimson

  Anche stasera un grande disco:  The Power to Believe, tredicesimo album dei King Crimson , del 2003. Una formazione composta da Belew, Fripp, Gunn e Mastelotto; un ulteriore cambiamento nelle sonorità: Gunn concentrato sull'uso della chitarra Warr e della chitarra baritona e il basso Ashbory con corde di silicone, Mastelotto ancora alla sperimentazione di strumenti elettronici, con un ulteriore massiccio ricorso alla tecnologia. Un album che ripercorre e riassume le sonorità dei King Crimson dagli anni settanta fino al 2000, compreso l'heavy metal.  Un album a mio avviso monumentale. Lo adoro.

Going for the One by Yes

 Ascoltando la mia vecchia copia del 1977 (UK) di Going for the One, ottavo album degli Yes , col ritorno alla tastiere di Rick Wakeman, che nel 1974 aveva abbandonato lasciando il proprio posto a Patrick Moraz: ai minimoog e ai mellotron si sostituiscono pianoforte e organo. La struttura dei brani è più vicina alla forma di "canzone" eccetto la suite Awaken. La copertina ha un primato negativo, essendo inclusa nella classifica delle 50 “Worst Album Covers of All Time” , questa volta commissionata allo studio Hipgnosis, lo studio che ha concepito molte celebri copertine dei Pink Floyd.  Going for the One chiude un capitolo della storia dei grandi Yes, ma resta un disco ancora su grandi livelli, mai banale né semplice tecnicamente anche se non presenta grandi innovazioni, adatto agli appassionati del prog anni ’70, agli amanti dei grandi Yes e a tutti gli amanti  della musica di qualità.

MTV Unplugged in New York by Nirvana

MTV Unplugged in New York, primo album dal vivo dei Nirvana , del 1994, registrazione del concerto tenutosi il 18 novembre 1993 per la serie Unplugged di MTV, con la partecipazione del chitarrista Pat Smear, della violoncellista Lori Goldston, dei fratelli Curt e Cris Kirkwood dei Meat Puppets. Una pietra miliare della musica degli anni novanta (e non solo) con una intensa interpretazione di Kurt Cobain.  Un capolavoro sia da vedere che da ascoltare…

Banana Moon by Daevid Allen

  Che album di esordio ragazzi!  Banana Moon, primo album da solista di Daevid Allen , pubblicato nel 1971, le prime copie furono attribuite ai Gong con il titolo Bananamoon, Subito dopo la BYG ritirò dal mercato e dal catalogo la prima pubblicazione e la sostituì con l'odierno album di Daevid Allen. Nella band figurano fra gli altri Robert Wyatt, già con Allen nei Soft Machine ed i tre Gong Gilli Smyth, Christian Tritsch e Pip Pyle. Sound influenzato dal dadaismo psichedelico dei primi Gong ma in stato embrionale rispetto alla trilogia di Radio Gnome. A parte "Memories", Allen canta in tutti i brani e proprio questo brano si distingue nettamente dalle altre tracce, è una canzone d'amore scritta da Hopper e cantata da Wyatt. E’ durante la registrazione di questo album che Allen conosce Blake e lo invita a partecipare ad un tour dei Gong come tecnico audio. In seguito Blake sarebbe entrato nel gruppo suonando le tastiere ed il sintetizzatore. Lo so lo dico spesso, perc...

Once Again by Barclay James Harvest

Ascoltando la mia vecchia copia di Once Again, secondo album dei Barclay James Harvest , del 1971. Una band dalla grande preparazione musicale, capacità vocali dei singoli musicisti, atmosfere corali in cui si intrecciano le voci sono il marchio di fabbrica del gruppo e il loro stile nel progressive rock. Questo disco è considerato giustamente come uno dei capolavori della band.  

The Six Wives of Henry VIII by Rick Wakeman

  The Six Wives of Henry VIII, primo (bellissimo) album solista di Rick Wakeman , tastierista degli YES, sel 1973. Compaiono anche (e si sente) Howe, Bruford, Squire e White).  Si tratta di un concept album completamente strumentale composto da 6 brani (uno per ciascuna delle "sei mogli di Enrico VIII"). Uno dei dischi più innovativi e importanti dell'intera produzione progressive, uno dei più grandi e innovativi tastieristi che io abbia sentito. Che virtuosismi!!!