John Barleycorn Must Die by Traffic

John Barleycorn Must Die grandissimo album dei Traffic, del 1970.

Un aulbum Eccellente, bellissimo che adoro e che considero uno dei loro piu' belli, con la fusione di splendido folk, blues, jazz e influenze prog 

Un album arrichito dal sassofono e il flauto di Wood e assoltamente eccezionale l'organo di Winwood. 

Capaldi suona la batteria e le percussioni ed e' amio avviso perfetto in ogni brano.

Di questa band ho gia' parlato per i loro lavori Mr. Fantasy, The Low Spark of High Heeled Boys e Last Exit pubblicato qust'ultimo dopo l'iniziale scioglimento della band.

John Barleycorn Must Die e' il loro ritorno, un ritorno memorabile, un album breve che trasferisce una atmosfera perfettamente riconducibile all'epoca in cui e' stato pubblicato.

Fantastica la title track e il brano strumentale di apertura Glad ma anche Freedom Rider con una superba pare vocale di Steve Winwood.

Un trio eccezionale quindi che ha prodotto un disco senza alcun punto debole, uno spaccato delle vita giovanile negli anni 70' 

Un classico , un album che e' un MUST per gli appassionati di prog-folk, con orientamento quasi jazzistico a tratti. 
Ve lo consiglio senza esitazioni

Le Tracce
2. Freedom Rider (5:30)
3. Empty Pages (4:34)
4. Stranger to Himself (3:57)
5. John Barleycorn (6:27)
6. Every Mothers Son (7:08)
Durata 35:06
1. Glad (6:59)

La Formazione
- Steve Winwood - organo Hammond, pianoforte e pianoforte elettrico (3), chitarre acustiche (4,5) ed elettriche (4,6), basso (3), pedali per basso (10), percussioni, voce (2-5), co-produttore
- Chris Wood - sassofoni acustici ed elettrici, flauto, fiati, organo Hammond (3), percussioni
- Jim Capaldi - batteria, percussioni, tamburello (5), voce (4,5)