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Visualizzazione dei post con l'etichetta 1970

H to He, Who Am the Only One by Van der Graaf Generator

  H to He, Who Am the Only One dei fantastici Van der Graaf Generator, del 1970, album essenziale per il progressive Rock, un capolavoro. E un disco fondamentale del rock progressivo e uno dei capolavori di questa grandissima band, molto atmosferico, con fasi epiche, carico di tensione, una sorta di incubo in musica e caratterizzato da un grande, innovativo e  magistrale uso dell'elettronica e dei sintetizzatori, con brani dalle complesse strutture e da evidenti influenze jazz. Nic Potter lasciò la band durante la registrazione e Hugh Banton suonò quindi il basso nei due brani non ancora terminati.  Ha partecipato anche Robert Fripp suonando in un brano Il titolo criptico dell'album:  H to He nel titolo fa riferimento alla fusione nucleare e quindi alla trasformazione dell'idrogeno (H) in elio (He), e il seguito e' un proseguimento della frase a partire da He . Per aggiungere note sui titoli, nel brano Pioneers Over c  la lettera " c " allude alla velocit...

Trespass by Genesis

Trespass, degli immensi Genesis , del 1970. Dopo il buon inizio di From Genesis To Revelation che gia' conteneva brani come Silent Sun e Where the sour turns to sweet che sono a mio avvso grandissimi pezzi, esce questo primo capolavoro. L'album venne  inciso da una etichetta discografica che vide la luce solo un anno prima, la Charisma , uno dei suoi primi album quindi.  Line Up composta da, Peter Gabriel,  Anthony Phillips, Mike Rutherford, Tony Banks e John Mayhew : il nuovo batterista, John Mayhew va a sostituire Chris Stewart e lascerà il gruppo subito dopo le registrazioni di quest'album, come il grandissimo Anthony Phillips , chitarrista e cofondatore, il quale avra' poi una grandissima carriera come solista. Enormi le differenze col primo album: lo stile passa dal pop-rock a brani non legati alla forma canzone e con estese sezioni strumentali che fondono il rock e la musica sinfonica.  Viene introdotto il  Mellotron che richiama le sonorità di In t...

Lizard by King Crimson

Lizard dei grandissimi King Crimson , del 1970 E' il loro terzo album in studio, pubblicato un anno dopo In the Court of the Crimson King e lo stesso anno di In the Wake of Poseidon e questo e' il suo grandissimo difetto, essere pubblicato a cosi' poca distanza da album storici, capolavori assoluti, ed esserne diverso (questo per la critica, ma non per me) Il sound dell'album è  influenzato dal jazz e c'e' molta sperimentazione, fusione di rock, jazz e musica classica come pochi sono riusciti a fare, ed arriva ad essere sia epico che intimo ma anche caotico, a volte impossibile da classificare in uno e piu' generi, segnato da una creativita' impressionante. La formazione era stata fortemente rimaneggiata: Del primo e secondo album compaiono Robert Fripp , Mel Collins e  Peter Sinfield , uno solo di quesi basterebbe per farne un capolavoro) Restano anche Gordon Haskell e Keith Tippett dal secondo album Compare per la prima e unica volta Andy McCulloch ...

John Barleycorn Must Die by Traffic

John Barleycorn Must Die grandissimo album dei Traffic , del 1970. Un aulbum Eccellente, bellissimo che adoro e che considero uno dei loro piu' belli, con la fusione di splendido folk, blues, jazz e influenze prog  Un album arrichito dal sassofono e il flauto di Wood e assoltamente eccezionale l'organo di Winwood.  Capaldi suona la batteria e le percussioni ed e' amio avviso perfetto in ogni brano. Di questa band ho gia' parlato per i loro lavori Mr. Fantasy, The Low Spark of High Heeled Boys e Last Exit pubblicato qust'ultimo dopo l'iniziale scioglimento della band. John Barleycorn Must Die e' il loro ritorno, un ritorno memorabile, un album breve che trasferisce una atmosfera perfettamente riconducibile all'epoca in cui e' stato pubblicato. Fantastica la title track e il brano strumentale di apertura Glad ma anche Freedom Rider con una superba pare vocale di Steve Winwood. Un trio eccezionale quindi che ha prodotto un disco senza alcun punto deb...

Time and a Word by Yes

Eccelente questo Time and a Word degli Yes , del 1970 Il loro secondo album in studio, l'ultimo con la formazione originale composta da Jon Anderson, Chris Squire, Peter Banks, Tony Kaye e Bill Bruford, a causa di contrasti durante la registrazione, prima della pubblicazione, Banks fu estromesso dal gruppo. Un album bellissimo che fin dalle prime note ha qualcosa per me di grande.  Il sound e' piu' maturo del loro primo album e le melodie sono trascinanti e coinvolgenti. Anche senza Wakeman o Howe, per me e' senza dubbio molto vicino alla grandezza di The Yes Album, Fragile e Close to the Edge.  Privo di punti deboli, brani fantastici per quanto brevi, perfettamente eseguiti. Momenti emozionanti e momenti di trasporto totale. Un Anderson  con una voce assolutanente "angelica" e arrangiamenti orchestrali a dir poco spettacolari. Il blues trasuda dal mood progressive e non lo riduce di un millimetro nella bellezza.  Bill Bruford particormente ispirato in una se...

Sirio 2222by Il Balletto di Bronzo

  Sirio 2222, album di esordio della band il Balletto di Bronzo , del 1970 Di questa band abbiamo parlato per il loro capolavoro, Ys del 1972 . La Band venne fondata a Napoli nel 1969 e si sciolse nel 1973 a causa della scarsa popolarita' dopo aver pubblicato due album per poi riunirsi nel 1996. Questo e' il loro primo LP  orientato verso il Rock psichedelico e il blues rock con un sound ancora "sixties". Era in corso una trasformazione della musica in italia quindi l'album e' prevalentemente beat ma con una presenza notevole di hard rock,  hard blues, rock psichedelico e rock progressivo.  Ci sono reminescenze dei primi Led Zeppelin e Black Sabbath e alcuni brani hanno influenze di rock sinfonico con arrangiamenti di clavicembalo, violini, violoncelli e flauto, uniti a una voce distorta da effetti psichedelici. Rock con una forte vena melodica e testi che trattano la vita dei giovani dell'epoca, era anche una rivoluzione cultuale non solo musicale.  Belli...

Gentle Giant by Gentle Giant

Gentle Giant album di debutto dei Gentle Giant, del 1970 E' con questo splendido debutto che i Gentle Giant iniziarono il loro percorso verso la grandezza e come spesso accade con alcuni dei brani che a distanza di decenni sono ricordati come fra i loro piu' belli, parlo di Giant e la successiva  Funny Ways, pezzi fantastici con temi ineguagliabili. Un album breve, circa 37 minuti ma che sono stati l'inizio di qualcosa di unico e soggettivamente, per me, il miglior album dei Gentle Giant, anche se ci hanno regalato in seguito altri grandi capolavori. Bisogna aggiunere ai brani top a mio avviso anche Isn't It Quiet And Cold?, un brano rilassante, in stile "unplugged" con bellissimi archi e la tostissima Nothing At All in cui tutti sono eccellenti, magnifica la voce, la chitarra le tastiere l'assolo di batteria e il piano. Non volgliamo citare Why Not? brano fantastico con una chitarra superlativa. E contiene anche The queen la loro personale versione Rock ...

If I Could Do It All Over Again, I'd Do It All Over You by Caravan

If I Could Do It All Over Again, I'd Do It All Over You dei grandissimi Caravan , del 1970, nel pieno della Scena di Canterbury, un album che nella mia personale classifica si contende il primato nells discografi della band con In the Land of Grey and Pink, altro capolavoro. Bellissimo dalla prima all'ultima nota, un capolavoro nella storia del progressive rock, uno dei picchi della discografia dei Caravan, ottimi brani e grandissimi arrangiamenti esecuzione TOP, splendido jazz-rock. L'album ispira subito gioia con la divertentissima title track che apre l'album in 7/8 e seguono brani con diversi mood, intensi proggy canterbury style, con accenti and in 7/4 con "Hello Hello" divertimento puro, con una splendida linea melodica.  Come non citare il classico "For Richard", il brano che definisce i Caravan, che colpisce e lascia stupiti ogni volta con le melodie e le variazioni, pezzo immenso. Adoro anche il quarto brano With an Ear to the Ground You Can...

Third by The Soft Machine

Third, il terzo album dei Soft Machine un capolavoro assoluto, uno dei dischi piu' importanti della "Scena di Canterbury" e (nota personale) il mio preferito di questa band. 75 minuti circa su doppio vinile, 4 tracce, una per ogni lato di durata intorno a 19 minuti ognuna, una sola traccia cantata, Moon In Juneda, nella quale Wyatt usa la voce come uno strumeno musicale. La Line Up e' mostruosa, tre di loro provenienti dagli albori della Scena di Canterbury, I Wilde Flowers (Hopper, Wyatt e Ratledge) e che hanno poi dato vita a progetti solisti o collaborazioni importantissime, insieme ad Elton Dean che ha suonato anche nei King Crimson. Brani non di facile assimilazione, soprattutto Facelift, per chi non ama il genere, il mio preferito e' "Out Bloody Rageous". Ma sono tutte gemme rare fatte di fantastiche improvvisazioni ai limiti del fusion in una trama progressive. Bellissimi i fiati, arricchiscomo ogni pezzo con veri virtuosismi. Un album che per imp...

Dies Irae by Formula 3

  Dies Irae, primo album dei Formula 3 , pubblicato nel 1970, Rock Progressivo Italiano, prodotto da Lucio Battisti e che vede coinvolti nella scrittura dei testi e della musica (fra gli altri) lo stesso Battisti, Mogol, Eugenio ed Edoardo Bennato ed Elio Isola. Le melodie hanno un sound mediterraneo  inquinato da un Progressive rock psichedelico, suonato da un trio composto da grandissimi musicisti, Alberto Radius (chitarra, voce e basso), Gabriele Lorenzi (tastiere e basso) e Toni Cicco (batteria e voce).  Non un capolavoro come La Grande Casa ma da avere assolutamente come punto di partenza della loro discografia e per la qualita' dell'esecuzione. Bellissimi la Title track e Sole giallo, sole nero a mio avviso spiccano fra gli altri , ma anche Walk Away Renee. I Brani 2. Non è Francesca (3:37) 3. Perché. Perché ti amo (6:07) 4. Questo folle sentimento (introduzione) (1:05) 5. Questo folle sentimento (seconda parte) (2:19) 6. Walk Away Renee (4:30) 7. Se non è amore cos...

Atomic Roooster, (Atomic R-o-ooster) debut album

[English translation below] Atomic Roooster, (Atomic R-o-ooster), album di debutto della band omonima , pubblicato nel 1970. Band fondata del tastierista Vincent Crane e il batterista Carl Palmer ai quali si aggiunse Nick Graham, basso, voce solista, flauto, chitarra elettrica. Album registrato prima che Palmer andasse a suonare nei Emerson, Lake & Palmer nell'estate 1970 che quindi compare nelle prime stampe e nella ristampa che sto ascoltando. 40 minuti circa, 8 tracce, forse il loro album migliore album, con violoncello, archi, grandi chitarra e Hammond e con la sofisticata batteria di Palmer. Senza dubbio uno dei miei album preferiti degli Atomic Roooster e il pezzo che preferisco dell'album e' il meraviglioso "Winter" Alcune cusiosita': Il "rooster" del titolo si riferisce al calendario cinese, per il quale il 1969 era l'anno del gallo. Il tastierista Crane aveva un disturbo bipolare che affliggerà sia la sua vita che la carriera dei Ro...