Motorpsycho & Ståle Storløkken: The Death Defying Unicorn - A Fanciful And Fairly Far-Out Musical Fable del gruppo rock norvegese Motorpsycho in collaborazione con Stale Storløkken, del 2012.
Album monumentale, 80 minuti circa per una sempre piu' elaborata fusione di rock, jazz e rock progressivo.
Una esperienza delirante che attraversa numerosi stili e sound e che considero un capolavoro del progressive rock.
Grandiose parti strumentali che sfociano spesso nel prog elettrico, mirabili sezioni vocali, fantastiche derive nello space rock, ma anche nello zeuhl o nel RIO, eccezionali digressioni fusion col tocco magistrale di Ståle Storløkken.
Dei Motorpsycho, band che seguo tantissimo, abbiamo gia' parlato in merito a numerosi album, incluso l'ultimo pregevolissimo album omonimo del 2025.
Stale Storløkken e' un musicista jazz norvegese noto per i suoi lavori che sconfinano nella musica elettronica.
Participa alla registrazione anche la Trondheim Jazz Orchestra e il grande violinista Ola Kvernberg.
Il tutto arricchito da un ipnotico sassofono, esplosioni orchestrali e flauti.
- Out Of The Woods, poco più di 2 minuti di pura sperimentazione, con splendidi fiati. Molto orchestrale, fino a fondersi col brano successivo.
- The Hollow Lands, brano molti intenso, nella voce, il flauto, il mellotron, bassi profondi e potente batteria incalzante, bellissima la parte vocale per un brano a dir poco fantastico, in cu la chitarra e' cruda e trascinante.
- Through The Veil si apre con percussioni e fiati. 16 minuti davvero epici con una sezione strumentale con fiati, violino e batteria con cambamenti di mood e belle parti di chitarra.
- Doldrums e' un bellissimo intermezzo orchestrale soft.
- Into The Gyre con una parte di chitarra eccezionale e l'organo con la sua atmosfera piena di tensione. Spettacolare.
- Flotsam e' una bellissima chiusura malinconica del primo disco.
- Oh, Proteus-A Prayer, brano malinconico e triste, con splendidi violini che cambia e si trasforma in un mood molto inquietante.
- Skulls In Limbo e' una breve ossessione strumentale che si fonde col brano successivo
- La Lethe coi suoi 8 minuti di suoni che riconducono a quelli del legno e dell'acqua, dal ritmo lento e pulsante, fiati selvaggi in sottofondo voci maschili e uno splendido assolo di sassofono che chiude coi violini. Bellissimo,
- Oh, Proteus-A Lament, dura solo un minuto, con bellissima voce e orchestra.
- Sharks, brano oscuro, misterioso, molto bello, con una andatura costante per tutta la sua lunga durata.
- Mutiny! pezzo fantastico, con una melodia piuttosto semplice e ottima atmosfera prog/classic rock con una ottima sezione strumentale.
- Into The Mystic chiude alla grande il disco, splendidi chitarra e violino, flauto che mima il mellotron e una chiusira completamente strumentale. Un brano TOP.
Un'esplosione musicale ipnotica, un capolavoro indiscusso del prog e uno dei Must Have in collezione. Non facilissimo da trovare una volta preso non ve ne pentirete.
1. Out of the Woods (2:41)
2. The Hollow Lands (7:37)
3. Through the Veil (16:01)
4. Doldrums (3:07)
5. Into the Gyre (10:22)
6. Flotsam (1:33)
7. Oh Proteus - A Prayer (7:35)
8. Sculls in Limbo (2:21)
9. La Lethe (7:53)
10. Oh Proteus - A Lament (1:05)
11. Sharks (7:56)
12. Mutiny! (8:33)
13. Into the Mystic (7:05)
Durata 83:49
La Formazione
- Bent Sæther - voce, basso, co-produttore
- Hans Magnus "Snah" Ryan - chitarre, voce
- Kenneth Kapstad - batteria
E:
- Ståle Storløkken - tastiere, arrangiamenti orchestrali
Con:
- Ola Kvernberg - violino
- Kåre Vestrheim - Mellotron, gongs, Fx, co-produttore
Orchestra Jazz di Trondheim:
- Kjetil Traavik Møster - clarinetto, sassofoni tenore e baritono
- Hanna Paulsberg - sassofono tenore
- Klaus Ellerhusen Holm - sassofono contralto
- Andre Roligheten - sassofono tenore, clarinetto basso
- Mathias Eick - tromba
- Eivind Nordseth Lønning - tromba
- Mats Äleklint - trombone
- Kristoffer Compen - trombone
Trondheimsolistene:
- Daniele Turcina/violino
- Åse Våg Aaknes - violino
- Sigrid Stang - violino
-Stina Andersson/violino
- Frøydis Tøsse - viola
- Lars Marius Hølås - viola
- Marianne Lie - violoncello
- Tabita Berglund/violoncello