Un album storico, l'album di debutto dei Black Sabbath, pubblicato nel 1970, la fusione di psichedelia e heavy metal che influenzera' numerose band con i suoi ritmi lenti e inquietanti e un'atmosfera horror che si ritrova in molti generi, soprattutto nel doom metal di cui i Black Sabbath sono considerati precursori, a me piace molto la definizione (per quanto un po' azzardata) che abbiamo contribuito a definire "il lato più oscuro del progressive rock".
Un disco criticato molto all'epoca ma che è diventato a ragione un classico, un disco seminale col suo suono inconfondibile, forse uno dei primi album definito come "heavy metal".
Contiene il pezzo Black Sabbath il cui riff principale è ancora oggi uno dei più celebri della band.
Sembra che l'album sia stato registrato in una sola sessione lunga 12 ore il 16 ottobre 1969 suonando dal vivo, mentre Ozzy cantava in una cabina insonorizzata, tutto senza aver mai ripetuto una sola parte del disco.
Leggendaria la cover dell’album del 1970 anche citata nel libro "Black Sabbath: Sabotage!", in cui Bill Ward dice: «La copertina interna non era piaciuta a nessuno di noi – per niente. Perché c’era una croce rovesciata. Secondo me era stato qualche sapientone, o qualcuno che l’aveva messa lì apposta come strategia promozionale, o che aveva seriamente frainteso il gruppo. In quel momento non c’era alcuna collaborazione tra noi e chi si è occupato della grafica, non so nemmeno chi l’abbia realizzata; ma suppongo qualcuno abbia pensato che sarebbe stata una buona idea, che in qualche modo ci rappresentasse».
Lo ascolto di tanto in tanto per non dimenticare da dove viene molta musica che ascolto.


