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Visualizzazione dei post con l'etichetta NON SOLO PROG

Tommy by The Who

Tommy,  Indispensabile capolavoro degli Who , del 1969 che e' insieme a Quadrophenia , una d elle due rock opera della band. Dall'album è stato successivamente tratto il film Tommy diretto da Ken Russell . Musicalmente è un complesso set di arrangiamenti pop rock,  basati prevalentemente sulla chitarra acustica di Townshend e costruiti con sovraincisioni effettuate da tutti e quattro i membri del gruppo usando vari strumenti, inclusi basso, chitarra elettrica ed acustica, pianoforte, organo, batteria, gong, timpani, tromba, corno francese, armonie vocali e frequenti raddoppi della voce solista. Pur essendo un concept album, ogni brano e' bellissimo anche se preso singolarmente e senza seguire il filo logico del concept. Il sound e' prevalentemente Rock  ma con accenti pop e  momenti "quasi" prog ,  con una grande cura ed eccellenza nelle composizioni ed esecuzione. Tommy narra la storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione c...

Master of Reality by Black Sabbath

  Master of Reality dei leggendari Black Sabbath , del 1971 Uno dei piu' importanti dischi Heavy Metal della storia, che e' a tutt'oggi ritenuto uno dei più grandi album della band ed ha infleuzato vari generi fra i quali il doom metal, lo stoner metal e lo sludge metal grazie al suo sound.  Master of Reality infatti ha  infatti un sound diverso rispetto ai predecessoni Black Sabbath e Paranoid entrambi del 1970, più lento e tetro, piu' pesante ed ossessivo nei ritmi e soprattutto nei riff.  Sembra che a partire da questo album, Iommi cambiò l'accordatura della sua chitarra abbassandola di un tono e mezzo e che Butler fece lo stesso con il basso, per poter pigiare meglio le corde con la mano destra rimasta menomata dopo un incidente sul lavoro donando un tocco più oscuro al sound del disco. Questa accordatura detta downtuning verra' poi copiata da molti gruppi heavy metal in seguito. Grande anche l'uso da parte di Iommi delle chitarre acustiche in Orchid ed...

Frampton Comes Alive! by Peter Frampton

Frampton Comes Alive! di Peter Frampton , album del 1976. Questo album e' un grandissimo Album, uno dei più venduti di tutti i tempi nella storia della musica rock. Credo sia anche l'album che ho piu' ascoltato, con pochi altri quasi tutti dei Genesis, nella mia vita.  Questo, oltre che essere legato ad un ricordo personale e' un grandissimo capolavoro. Si tratta di registrazioni prese da una serie di concerti che si sono svolti nel 1975, quando un grandissimo  Peter Framton, aveva soltanto 25 anni. A questa serie di concerti e' legata anche l'incredibile storia della sua chitarra, una Gibson Les Paul del 1954 (in foto di copertina), diventata iconica grazie al suo utilizzo in questo disco: questa chitarra, persa per 31 anni, è stata ritrovata e riportata al suo proprietario attraverso una ricambolesca avventura degna di un romanzo: se ne  era persa ogni traccia nel 1980, quando era stata  ritenuta distrutta durante un incidente aereo che solo per caso non aveva...

Pet Sounds by Beach Boys

Pet Sounds dei Beach Boys ,  del 1966, uno degli album più influenti della storia della musica pop e da molti considerato uno degli album  migliori di tutti i tempi. Un lavoro particolarmente ispirato del grandissimo Brian Wilson che aveva come riferimento i Beatles ma che con i suoi Beach Boys aveva avuto meno successo di pubblico e di critica, ma che con questo album se la gioca decisamente sugli stessi livelli. Un album diverso da quanto fatto in precedenza dalla band, circa 37 minuti di pura grandezza, realizzata non utilizzando la tecnologia stereo che era all'epoca ancora scarsamente utilizzata; Chi lo ascolta per la prima volta ha senza dubbio la sensazione di qualcosa di gia' sentito, e questo dipende dal fatto che ha ispirato generazioni di musicisti  e perche' i brani che contiene sono stati usati in innumerevoli eventi, film, pubblicita'. Brani ormai passati alla storia come Wouldn't It Be Nice e   God Only Knows  per citarne solo alcune. Pet Sounds p...

Led Zeppelin by Led Zeppelin

Della serie NON SOLO PROG , ecco Led Zeppelin album omonimo di esordio e primo capolavoro della piu' grande rock band mai esistita ad oggi, del 1969, l'album sul quale si fonda tutto l'heavy metal e gran parte del Rock successivo. La band e' stata ed e' un riferimento per tutto quello che nel rock c'e' stato dopo e ha fondamentalmente creato e ideato un sound che (a mio avviso) non e' mai stato eguagliato da nessuna altra band a livello di intensita' e potenza, composta da individualita' eccezionali e uniche e che nel momento piu' drammatico, con la scomparsa di John Bonham , si e' sciolta, cosa che per me rappresenta amore puro, impossibilita' di continuare senza di lui, non un cambiamento, ma la drammatica fine di una band perche' uno dei suoi componenti e' scomparso. Di Bonzo potrei parlare per ore , mi basta dire che (da batterista non professionista ma di lunga data e di molti ascolti musicali di molti generi), lo consid...

Wild God by Nick Cave & The Bad Seeds

Completo il percorso di avvicinamento al Concerto di stasera 22 luglio a Roma con Wild God di Nick Cave & The Bad Seeds , del 2024, pubblicato dopo 5 anni dal precedente, prodotto con Warren Ellis.  La speranza di Cave che l’album avesse un impatto sugli ascoltatori, un misto di profondità e gioia contagiosa, che potesse colpire lo stato emozionale, nel mio caso e’ stata pienamente soddisfatta, e il mio aprezzamento cresce ad ogni ascolto. E' attualmente l'album che ho di piu' ascoltato dal momento della sua pubblicazione, di ogni genere.  I testi sono di Nick Cave, le musiche di Nick Cave e Warren Ellis. I brani sono intensi, ampi e coinvolgenti, le interpretazioni appassionate e vissute, tutte di altissimo livello. Le mie preferite Song of the Lake, Wild God, Frogs, Conversion, Long Dark Night , capolavori dal punto di vista della melodia, inensita' e trasporto.  Bellissimo l'incedere gospel e i tratti epici del ritornello di Final Rescue Attempt . Alcuni mom...

Blade Runner by Vangelis

Blade Runner di Vangelis , colonna sonora dell'omonimo film del regista Ridley Scott, pubblicato nel 1994, a distanza di dodici anni dalla sua composizione e dall'uscita del film. Contiene brani di assoluta grandezza, fra i quali Blade Runner (End Titles) il capolavoro del disco secondo me, un brano che si avvicina alla perfezione e  Tears in Rain brano new age denso di Synth e che riporta alla memoria il grandioso monologo, le ultime parole del personaggio Roy Batty (interpretato da Rutger Hauer) che per bellezza vi cito integralmente: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.»  ...Brividi al solo pensiero. Di Vangelis abbiamo gia' parlato, per il bellissimo 666 degli Aphrodite's Child . Non ho detto pero' che la su...

No More Shall We Part by Nick Cave and the Bad Seeds

Continua il percorso di avvicinamento al Concerto del 22 luglio a Roma con No More Shall We Part Capolavoro Assoluto di Nick Cave and the Bad Seeds , pubblicato nel 2001 qui in una versione che contiene anche due bonus tracks. Scompaiono quasi del tutto le atmosfere punk dei lavori precedenti  e compare la magia realizzata con melodie basate sul piano di Cave e il violino di Warren Ellis, la batteria e'  leggera e spesso  assente. Uno dei "lati A" piu' belli di sempre con una serie di brani tutti da brividi: As I Sat Sadly by Her Side, And No More Shall We Part, Hallelujah e Love Letter. Brani di una bellezza irripetibile. Quattro Capolavori fatti di puro amore, uno piu' bello dell'altro, senza distinzioni. Ma sarebbe riduttivo considerare Fifteen Feet of Pure White Snow un brano inferiore, un giro di pianoforte che resta forte nella testa, una interpretazione vocale eccezionle, con un ritornello incalzante e inquietante. E lo stesso vale per la straziante Go...

The Boatman's Call by Nick Cave and the Bad Seeds

Continua il percorso di avvicinamento al Concerto del 22 luglio a Roma con The Boatman's Call di Nick Cave and the Bad Seeds pubblicato nel 1997 Un album trainato da un singolo che e' anche uno dei brani piu' belli mai scritti, Into My Arms, 255 eterni secondi di pura poesia.   Ogni verso di questo brano e' di una intensita' e profondita' unici, ve lo riporto integralmente sperando che vorrete spendere pochi secondi a leggerlo e poi magari mettere su il disco ed ascolarlo. Non lo avete? Prendetelo! I don't believe in an interventionist God But I know, darling, that you do But if I did, I would kneel down and ask him Not to intervene when it came to you Will not to touch a hair on your head Leave you as you are If he felt he had to direct you Then direct you into my arms Into my arms, oh, Lord Into my arms, oh, Lord Into my arms, oh, Lord Into my arms And I don't believe in the existence of angels But looking at you I wonder if that's true But if I di...