The Lamb Lies Down on Broadway by Genesis

The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis, del 1974.

Doppio LP, una opera rock, ultimo lavoro della band con Peter Gabriel alla voce.

Un Capolavoro, non recepito dalla critica positivamene all'epoca ma giustamente rivalutato nel tempo. Io lo metto fra i 50 album indispensabili nel prog in generale.

Di questo album si e' detto molto, tutto praticamente, mi limito a pochi adeddoti ed alle mie impressioni.

I brani descrivono un racconto ideato e scritto da Peter Gabriel e riportato per intero all'interno della copertina. Gabriel è anche autore di tutti i testi delle canzoni tranne uno: The Light Dies Down on Broadway, scritto da Mike Rutherford e Tony Banks. Il protagonista del racconto è il Leggendario Rael (che deriva dal cognome "Gabriel") ed e' l'anagramma di "real", e Gabriel stesso ha suggerito nel prologo al racconto che sta usando il personaggio come proprio alter ego e in alcune interviste ha spiegato come il racconto sia un artificio per dar forma a temi che riguardano la sua interiorità

Si tratta di un album che contiene tracce ormai appartenenti alla storia, praticamete tutte, ho cominciato a fare una lista ma non ne ho esclusa nessuna.

Formazione al completo e Brian Eno agli effetti per "In the Cage" e "The Grand Parade of Lifeless Packagin"

Un'era si era chiusa, con un capolavoro, non poteva essere diversamente per quella line up, un disco pubblicato solo un anno dopo Selling England by the Pound e dopo una produzione che li ha visti pubblicare dal 1969 (per alcuni dal 1970) un capolavoro in studio all'anno: molti di noi sono ancora "orfani" di Gabriel, me compreso e credo questo sia il motivo. 

I dischi successivi con la line-up che ha subito altre modifiche e defezioni, sono qualcosa di diverso. Personalmente amo moltissimo A Trick of the Tail nella sua interezza, Wind & Wuthering e ...And Then There Were Three...per alcuni brani, da Duke compreso in poi ci sono alcuni picchi di un eccellente pop-rock (con suoni e reminescanze sporadiche di Prog a scemare album dopo album) suonato da musicisti fantastici, quindi di altissimo livello, ma nulla di paragonabile coi precedenti, anche se il successo di pubblico maggiore e' stato ottenuto in questa seconda fase della vita musicale della band, quindi poco da dire sulla longevita' e capacita' artistiche indiscusse della band.

Resta nella storia quello che i Genesis hanno fatto in termini di influenze e gli splendidi lavori da solisti di tutti i componenti della band, alcuni che hanno deciso di restare nel prog a pieno titolo, primo fra tutti Steve Hackett, altri che si sono avviati verso carriere soliste su altre aree dello spettro musicale, Peter Gabriel verso art rock e world music e Phil collins verso il Pop e soft rock per citare quelli con la maggiore produzione, quest'ultimo ottenendo successi strepitosi. 

Questo album non va consigliato, va solo ascolato. 

Se non lo avete ancora ascoltato (1) o non siete appassionati di Prog (2) o non lo siete dei Genesis (3) o siete giovani e non avete familarita' con questo genere e questa band di "vecchi". In questi ultimi tre casi, consiglio di ascoltarlo, ne sarete quantomeno stupiti.


I Brani
Disco 1 (45:29)
1. The Lamb Lies Down on Broadway (4:50)
2. Fly on a Windshield (4:23)
3. Broadway Melody of 1974 (0:33)
4. Cuckoo Cocoon (2:11)
5. In the Cage (8:15)
6. The Grand Parade of Lifeless Packaging (2:45)
7. Back in N.Y.C. (5:42)
8. Hairless Heart (2:13)
9. Counting Out Time (3:42)
10. The Carpet Crawlers (5:15)
11. The Chamber of 32 Doors (5:40)
Disco 2 (48:43)
1. Lillywhite Lilith (2:42)
2. The Waiting Room (5:24)
3. Anyway (3:07)
4. The Supernatural Anaesthetist (2:59)
5. The Lamia (6:57)
6. Silent Sorrow in Empty Boats (3:07)
7. The Colony of Slippermen (8:13) :
- i. The Arrival
- ii. A Visit to the Doktor
- iii. Raven
8. Ravine (2:04)
9. The Light Dies Down on Broadway (3:32)
10. Riding the Scree (3:57)
11. In the Rapids (2:26)
12. it (4:15)
Durata Totale 94:12

La Formazione
- Peter Gabriel - voce solista, flauto
- Steve Hackett - chitarra elettrica e acustica
- Tony Banks - tastiere
- Mike Rutherford - basso, chitarra a 12 corde
- Phil Collins - batteria, percussioni, vibrafono, cori
Con:
- Brian Eno - effetti sonori
- Graham Bell - cori