Lemures de Il Balletto Di Bronzo, del 2023
Una Grande band della scena progressive italiana, dal 1970 con Sirio 2222 e poi con Ys, due grandissimi album.
Nel 2023 Gianni Leone che non ha mai smesso di essere attivo sulla scena musicale ha formato un album di inediti registrati nel corso di alcuni anni e portato alla luce un nuovo album del Balletto Di Bronzo. Un album decisamente progressive con una spiccata tendenza psichedelica e con tastiere dai suoni vintage anni ’70 che personalmente considero un plus, album oscuro, pieno di tensione ed inquietudine.
Un album di oltre 58 minuti per nove tracce, ottimi arrangiamenti, nessuna chitarra, un sound che si basa su bellissimi groove di basso e batteria e grandi tastiere che superano e sorprendono piu' di quelle di Ys a volte, cosa che dopo tanti anni denota una grandissima passione e capacita' di innovazione ed evoluzione.
- Apre il disco una intro strumentale, Incubo e Succubo che annuncia il mood dell'album. Bellissime le tastiere e la parte di batteria.
- Oceani Sconosciuti bellissima col suo organo e la voce di Leone che canta versi cupi con un bellisso sound rock.
- L'Emofago, brano potente e trascinante, hard rock, progressive e presenta alcuni accenti di space rock con un grandissimo assolo di Hammond.
- Napoli Sotterranea è un belissimo brano strumentale durante il quale Leone ci delizia con un cantato tipico della musica mediterranea, grandi cambi di tempo, basso e batteria in grande evidenza insieme alla creativita' delle tastiere. Grandissimo pezzo.
- L'ombra degli Dei spicca con la sua atmosfera oscura e poi sfocia nel caos con un grandissimo lavoro di batteria.
- Labyrinthus col suo splendido progressive rock, secondo me un brano TOP, con bellissime parti di tastiere.
- Certezze fragili, brano lento e con un carattere piu' orchestrale dei precedenti, con una gnade sintonia fra basso, batteria e tastiere.
- Deliquio Viola, brano imponente, molto potente con un cantato molto forte e quasi teatrale. Bellissimo.
- Il Vento Poi, brano soft e puramente nel sound del progressive rock italiano degli anni 70. Lo adoro.
Interpetazioni vocali di Leone sempre piene di passione, molto trascinanti e ottima la sezione ritmica, composta da Salvatori e Spilli che spazia fra influenze Hard Rock al confine col progressive metal e si concede ottime digressioni nel fusion, con grande precisione, gusto e potenza.
La produzione poteva essere forse migliore, e devo dire anche la copertina, ma resta un album che stupisce per la grande qualita', l'intensita' e per la genialita' degli arangiamenti che riportano il prog in vita con i suoi pregi e con la complessita' ma anche con una buona dose di quella follia che tanto ci pace in questo genere, e che Leone con questa nuova formazione, ha decisamente rivitalizzato.
Album consigliato agli amanti del Rock Progressivo Italiano.
1. Incubo E Succubo (3:54)
2. Oceani Sconosciuti (4:22)
3. L'Emofago (4:29)
4. Napoli Sotterranea (6:35)
5. L'Ombra Degli Dei (8:19)
6. Labyrinthus (8:58)
7. Certezze Fragili (7:29)
8. Deliquio Viola (7:49)
9. Il Vento Poi (6:11)
Durata 58:06