Seconds Out, secondo album dal vivo dei Genesis, pubblicato nel 1977.
Leggo in rete che il comunicato stampa dell'epoca lo descriveva come "dalla migliore band dal vivo del mondo, il miglior album dal vivo", dicitura non lontana dalla realta', quantomeno nel genere progressive rock.
Versioni eccellenti dei classici dell'era Gabriel, insieme a brani dell'era piu' recente come Dance On A Volcano/Los Endos, Squonk valorizzati enormenente dal vivo.
Non c'è un brano minore e spicca fra gli altri The Cinema Show grazie all'assolo di Banks e alla batteria nitida di Bill Bruford
Che dire di questo disco, il live che ho ascoltato di più nella mia vita insieme a Péter Frampton Comes Alive e il motivo è banalmente che è un capolavoro immenso, nonostante l'assenza di Peter Gabriel che come noto lascio' la Band dopo il capolavoro The Lamb Lies Down on Broadway del 1974 del quale abbiamo lungamente parlato unitamente al suo album celebrativo ad opera di Dave Kerzner IT - A Celebration of The Lamb Lies Down On Broadway del 2024
Gran parte di registrazioni sono tratte da concerti tenuti al Palais des Sports di Parigi dall'11 al 14 giugno 1977, nel corso della tournée europea legata all'album Wind & Wuthering. Fa eccezione il brano The Cinema Show, tratto dal concerto svoltosi al Pavillon de Paris il 23 giugno 1976, ovvero durante il tour in supporto al precedente album A Trick of the Tail.
La band vede due innesti mostruosi alla batteria, Chester Thompson e Bill Bruford che suona in Cinema Show
Phil Collins è infatti prevalentementealla voce e come frontman; il ruolo di batterista e' dell'immenso Chester Thompson, tranne che nella già citata The Cinema Show in cui il batterista è Bill Bruford.
In quasi tutte le parti strumentali Phil Collins lascia il centro del palco e torna alla batteria a raddoppiare la sezione ritmica. Fantastico il duetto per sole batterie che collega Dance on a Volcano a Los Endos
Durante i missaggi di Seconds Out, Steve Hackett lasciò i Genesis a causa del poco spazio lasciato, a suo giudizio, alle sue composizioni nel gruppo, anche incoraggiato dall'esperienza positiva del suo primo album Voyage of the Acolyte che lo spinse a intaprendere una splendida carriera da solista.
Un disco che chiude definitivamente un'era, che dopo Gabriel vede l'abbandono di Hackett per quella che io considero la chiusura definitiva col Prog e la definitiva apertura verso uno splendido, ben fatto, ben inserito nel mainstream, ben suonato, ma sempre comunque, per quanto si vogliano aggiunere aggettivi, sempre e comunque pop.
1. Squonk (6:27)
2. The Carpet Crawl (5:10)
3. Robbery, Assault & Battery (6:00)
4. Afterglow (4:18)
5. Firth of Fifth (8:37)
6. I Know What I Like (8:34)
7. The Lamb Lies Down on Broadway (5:05)
8. The Musical Box (closing section) (2:44)
9. Supper's Ready (24:30)
10. Cinema Show (11:00)
11. Dance on a Volcano (4:22)
12. Los Endos (6:24)
Durata 93:11
- Phil Collins - voce solista, batteria (3, 5, 8, 9, 10, 12)*, percussioni
- Steve Hackett - chitarra Gibson Les Paul, chitarra Hokada a 12 corde
- Tony Banks - pianoforte elettrico RMI, organo Hammond T, ARP Pro Soloist, Mellotron 400, chitarra Epiphone a 12 corde, cori
- Mike Rutherford - bassi a 4 e 8 corde, pedali per basso Moog Taurus, chitarre acustiche ed elettriche a 12 corde, cori
- Chester Thompson - batteria e percussioni
Con:
- Bill Bruford - batteria e percussioni (10)





