The Samuel Jackson Five della band The Samuel Jackson Five, del 2012
Band norvegese nota per la splendida musica strumentale con un sound progressive al confine del post-rock, con un mood eclettico che combina elementi di post-rock, math-rock, jazz, progressive rock e persino accenni di krautrock e musica classica, per brani che spiccano per la grande complessità tecnica e per le composizioni sofisticate.
In questo lavoro c'e' un primo importante cambiamento, le voci: la band ha incorporato voci ospiti di altri artisti norvegesi.
Questo determina un secondo cambiamento: facendolo la band si e' allontanata dalle radici strumentali, cosa che ha divisio la critica.
Le voci:
Truls Heggero e Pål Angelskår entrambi vincitori di Grammy norvegesi cantano un brano ciascuno e lo stesso fa Thomas Bratlie in Electric Crayons. C'e' anche un nuovo componente nel team, Jonny Knutsen, che si occupa anche delle parti vocali, mentre la registrazione è curata dal polistrumentista Thomas Meidell.
Il Sound:
Il post-rock strumentale dei precedenti lavori tende ad allontanarsi, coesistono suoni distorti e parti di splendido bouzouki, momenti soft e rumori ambientali, riminescenze del rock progressivo degli anni 70' con frequenti cambi di tempo e complesse strutture ritmiche, arpeggi favolistici che gli appassionati di questo genere amano tanto.
L'album del 2005 Easily Misunderstood è senza dubbio un'opera eccezionale, per la sua originalità e per i brani ben bilanciati ed emotivamente evocativi.
Questo Album Omonimo e' secondo me un ottimo album, col quale i Samuel Jackson Five si candidano certamente fra i migliori rapresentanti del progressive rock contemporaneo, con arrangiamenti sofisticati, un lavoro di chitarra intricato e una sezione ritmica precisa e instancabile e con una tmosfera positiva che spesso incorpora un tocco di umorismo il tutto con una vasta gamma di strumenti che aggiungono profondità e consistenza al loro suono. Inoltre l'ArtWork e' Bellissimo.
Consigliatissimo!
1. Never-Ending Now 03:21
2. MOCKBA 04:56
3. Electric Crayons 02:51
4. Radio Gagarin 04:32
5. Race to the Self-Destruct Button 02:44
6. What Floats Her Boat 02:10
7. Ten Crept In 03:37
8. A Perennial Candidate 04:39
9. Tremulous Silence 04:52
10. ...And Then We Met Locals 06:03
11. Low Entropy 02:12
Durata 38:06
La Formazione
Igmund Bade - basso, tastiere, pianoforte, chitarra acustica, chitarra baritona
Stian Tangerud - batteria, percussioni
Thomas Kaldhol - chitarra elettrica, chitarra acustica, mandolino, bouzouki, registrazioni sul campo
Jonny Knutsen - chitarra elettrica, lap-steel, tastiere, cori
Thomas Meidell - chitarra elettrica, basso, tastiere, theremin, oscillatori, programmazione, bouzouki, percussioni, glockenspiel, cori
Con
Thomas Bratlie Haugeland - voce (#3)
Truls Heggero - voce (#7)
Pål Angleskår - voce (#9)
Sara Cools - cori (#2, #4, #7)
Jørgen Skjulstad - clarinetto (#2, #3, #8) cimbalom (#2)
Dag Stiberg - sassofono (#8, #10)
Magnus Nielsen - violino (#7, #8, #10), theremin (#10)