Between Flesh and Divine, secondo album della band Asia Minor , prog sinfonico d’autore del 1980 ma potrebbe avere benissimo dieci anni di meno, uno dei migliori album di quella decade. Musicisti provenienti dalla Turchia e dalla Francia per uno stile che ha similitudini con quello dei Camel ma con atmosfere più intime, profonde e cupe, con una sottile pioggia psichedelica sullo sfondo. Splendide composizioni e pregevoli parti strumentali, una voce giovane e profonda ma anche limpida e avvolgente, il cantato è in un ottimo inglese. Tutte le tracce sono importanti, non ha punti deboli. Cito la breve Boundless che in poco più di 3 minuti ti entra in testa e non se ne va più ma anche Dedicace che con i suoi 6 minuti o poco più parte aggrappata al flauto e poi diventa una cavalcata prog coin i suoi cambi di tempo e una ottima batteria con i suoi suoni grezzi e i piatti dei quali si sentono le vibrazioni delle fibre di metallo, tastiere hold stile e chitarra non troppo distorta ...
Per gli amanti del Progressive Rock in tutte le sue Declinazioni