Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta 1973

Alphataurus by Alphataurus

Alphataurus, album di debutto degli  Alphataurus , del 1973, disco entrato nella storia come uno dei migliori dischi di Prog Italiano di tutti i tempi. Un album nato da un lungo lavoro in studio e grande ricerca, il cui sound spazia fra diverse atmosfere, Rock romantico, melodico e sinfonico e combina arrangiamenti vari, da quelli più duri a quelli più classici del prog italiano. La band e' stata fondata a Milano nel 1970 dall’unione del tastierista Pietro Pellegrini con il cantante Michele Bavaro , il chitarrista Guido Wasserman , Alfonso Oliva al basso e Giorgio Santandrea alla batteria, ma inizialmente  non riesce a trovare un contratto discografico fino al festival Pop di Palermo, quando Vittorio De Scalzi , a valle dell'esperienza con i New Trolls e colpito dal sound e dal livello tecnico del gruppo, lo invita ad inaugurare la sua nuova etichetta, la “ Magma ”, fondata insieme al fratello Aldo. Questo e' il loro primo album. Bellissima la voce di Michele Bavaro e ...

Camel by Camel

Camel, Eccellente album di esordio dei Camel , del 1973. I Camel sono una senza dubbio una delle mie band Progressive Rock preferite ed e' con questo album che la loro storia ha avuto inizio. Grandissimi Bardens e Latimer, non solo in questo disco, ma anche in quelli succesivi. Un giovanissimo Andy Ward colpisce col suo stile pieno di energia. Iniziarono col nome Camel come gruppo spalla dei Wisbone Ash. Non avendo trovato nessuno cantante durante la registrazone dell'album la band divise le parti vocali tra Latimer, Ferguson e Bardens.  Slow Yourself Down la canta Latimer. Bellissima la parte di organo e dopo poco una chitarra forte e dura.  Mystic Queen è un brano semplicemente fantastico, cantata da Ferguson, belissima chitarra acustica, batteria, basso e organo suonati con rande gusto. Bellissimo assolo pdi Latimer. Six Ate , brano jazz con splendido organo e una grande lavoro alla batteria.  Separation con grande batteria,cantata da Latimer, e una chitarra molto a...

Birds of Fire by Mahavishnu Orchestra

Birds of Fire della Mahavishnu Orchestra , Capolavoro del 1973. C'e un mondo intero dentro questo album, che come The Inner Mounting Flame e' influenzato dal misticismo indiano, e capolavori del jazz-rock.  Un John McLaughlin in stato di grazia pefettamente armonizzato con un gigantesco Billy Cobham, Jan Hammer grandissimo alle tastiere alla ricerca di motivi orientaleggianti, ispirati ai mantra, con Jerry Goodman eclettico al violino e un fantastico Rick Laird al basso, il tutto con magnifiche improvvisazioni nella tradizione jazz. Chi ama il fusion, jazz/rock senza dubbio conosce gia' questo capolavoro fatto di una fantastica collaborazione fra musicisti e idee. Gli assoli di chitarra di John McLaughlin sono strepitosi e la band intera si esprime con originalità e raffinatezza, con capacita' di esecuzione e virtuosismi sbalorditivi. Immenso. I Brani 1. Birds of Fire (5:41) 2. Miles Beyond (Miles Davis) (4:39) 3. Celestial Terrestrial Commuters (2:53) 4. Sapphire Bulle...

Acqua Fragile by Acqua Fragile

Acqua Fragile degli Acqua Fragile , del 1973. Si tratta di una band Italiana formatasi nel 1971 e sciolta nel 1975 per poi riformarsi agli inizi degli anni 2000, in cui compare Bernado Lanzetti che debuttò poi con la PFM in Chocolate Kings appunto nel 1975. I testi e il cantato sono in lingua inglese e il sound guardava decisamente al progressive rock britannico. Bellissimo album con una grande esecuzione ma il cantato in inglese non venne ben accolto in Italia e tra l'altro l'album non venne neanche pubblicato all'estero.  Impossible non notare le similitudini sia nel sound che nel cantato con i Genesis dell'epoca Gabriel, Gentle Giant e ci ho trovato qualcosa dei King Crimson e Yes, ma devo dire che si tratta di interpretazioni di primissimo livello, di Bernardo Lanzetti, come compositore e cantante, il contributo maggiore. Un album che indipendentemente dalle influenze piu' o meno marcate, quindi al di fuori di queste considerazioni, e' un album bellissimo q...

Abbiamo tutti un blues da piangere by Perigeo

Abbiamo tutti un blues da piangere dei Perigeo , pubblicato nel 1973, secondo me una delle vette più elevate della musica taliana  I perigeo hanno una line up grandiosa, musicisti di livello top a partire dal leader e contrabbassista Giovanni Tommaso. Con questo disco la band affronta con maggiore decisione il jazz-rock svariando dal rock alla fusion, dal progressive al funky. Sono stati spesso accostati allo stile dei Weather Report, Soft Machine e Area ma la musica del Perigeo e' stata secondo me addirittura superiore ad essi. Una musica da ascolare in cuffia a mio avviso per sette brani eccezionali. La serie di album che parte da Azimut e segue con Abbiamo Tutti un Blues da Piangere, Genealogia e La Valle dei Templi e' semplicemente magnifica e dopo la pausa con Non e' poi cosi' lontano, secondo me album minore, prosegue con altri dischi eccellenti, come Fata Morgana, Alice ed Effetto Amore, tutti di altissimo livello. Fra tutti questi, i primi quattro sono quelli ch...

Angel's Egg (Radio Gnome Invisible Part 2) by Gong

  Angel's Egg (Radio Gnome Invisible Part 2) dei Gong , pubblicato nel 1973, il secondo album della trilogia Radio Gnome Invisible. L'album tratta della mitologia Gong, con un susseguirsi di invenzioni musicali che hanno reso i Gong una band Cult per gli amanti della psichedelia e del rock progressivo. Parlando dei Gong non posso non citare il grandissimo Daevid Allen, anche membro dei Soft Machine e lo space rock che li contraddistingue, fortemente legato alla scena di Canterbury ma anche il grandissimo Steve Hillage (Uriel, Egg, Khan), Tim Blake, (Steve Hillage, Hawkwind) per citarne alcuni, ma ogni componente della band e' geniale, soprattutto in questo album,  senza eccezioni.   Per chi ne vuole sapere di piu' sulla la Trilogia di Radio Gnome Invisible racconto in grandi linee i temi del Primo Capitolo Flying Teapot, Radio Gnome Invisible Part 1 qui https://francescoprog.blogspot.com/2024/08/flying-teapot-radio-gnome-invisible.html Questa la Trilogia - Flying Tea...

Spectrum by Billy Cobham

E' sempre un buon momento per ascoltare Spectrum, album di debutto di Billy Cobham pubblicato nel 1973, giustamente considerato uno degli album più importanti per il genere jazz fusion. Inevitabili le influenze dei lavori di Miles Davis e di Mahavishnu Orchestra con i quali Cobham ha collaborato. Compaiono nella Line Up, fra gli altri, anche Tommy Bolin che ha suonato nei Deep Purple sostituendo Ritchie Blackmore, Jan Hammer che ha suonato nella Mahavishnu Orchestra, Lee Sklar che ha suonato nei  Crosby, Stills, Nash and Young, Toto, The Phil Collins Big Band, Ron Carter che ha suonato con un gran numero di musicisti jazz di calibro, Ray Barretto grande percussionista detto "il re delle mani dure" con una grande discografia in ambito Latin jazz. Il miglior disco di Billy Cobham, un disco che non avra' uguali nella sua discografia futura e nel genere, immenso, fra i molti grandissimi brani, il brano "senza tempo" Stratus.  Poco altro da dire, questo e' u...

Selling England by the Pound by Genesis

Selling England by the Pound capolavoro assoluto del progressive rock, nella sua declinazione che piu' amo, quella del Rock Sinfonico, degli straordinari Genesis, pubblicato in quel magico  ottobre del 1973, un anno straordinario per la musica.  Un album dell'era Gabriel, realizzato quindi nel quinquennio 1969-1974, insieme ad altri magnifici album che hanno segnato la storia di un genere musicale e della musica di un tempo, grazie ad un miracolo e cioe' alla unione di musicisti sraordinari nel loro momento migliore di creativita' e tecnica, nello stesso momento, nella stessa band. Torno sempre qui, e' una sorta di sogno ricorrente, le sue note sono sempre ben presenti nella  mia mente, ogni parola cantata, urlata o sospirata da Peter, ogni giro di chitarra di Steve, che poi seguiro' in tutti i suoi lavori da solista, ogni colpo di batteria di Phil che tanto ho (inutilmente) cercato di imitare negli anni suonando la batteria io stesso, ogni melodia partorita del...

Larks' Tongues in Aspic by King Crimson,

[English translation below] "Larks' Tongues in Aspic" quinto album, uscito nel 1973, dei leggendari King Crimson , uno dei migliori album progressive di tutti i tempi. Questa è la versione Steven Wilson remix con un LP addizionale con i mix di David Singleton. Robert Fripp, unico reduce della line up precedente porta a bordo il batterista degli Yes Bill Bruford e di lì a poco si unì anche il bassista-cantante John Wetton, quest'ultimo portò con sé il paroliere Richard Palmer-James, membro fondatore dei Supertramp, che rimase autore dei testi dei King Crimson per tre album, a completare la line up si aggiunsero il percussionista Jamie Muir ed il violinista/violista David Cross, a febbraio 1973 il nuovo quintetto entrò in studio e dopo un mese usci' l'album. 46 minuti circa, sei trace, tre per lato, per comporre un disco... sontuoso, fatto di improvvisazioni collettive, ballate, armonie su arpeggi di chitarra elettrica e violino, magistrali soli di chitarra elet...

Zarathustra by Museo Rosenbach debut album

[English Translation below] Zarathustra, primo album della band Museo Rosenbach , pubblicato nel 1973, fantastico album del Rock Progressivo Italiano, basato sull'opera "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche. Il lato A è occupato dalla suite "Zarathustra", il lato B include i tre brani che si ricollegano alla prima parte, si tratta di un concept album. Quando usci' il disco fu un insuccesso a causa del boicottaggio della Rai che censurava il disco a causa dei temi trattati e delle immagini di copertina, scelte poi considerate discutibili per il tempo e che hanno lasciato troppo spazio a errate interpretazioni, cosa che ha impedito al disco di essere diffuso e di essere valutato in oggettivamente. Alberto Moreno sul tema dice durante una intervista: "Vorrei spostare l’attenzione sul retro di Zarathustra, sul quale raramente ci si sofferma e che, se si fosse osservata con attenzione, avrebbe dissipato tutti i dubbi" ... "vi sono ritratte due brac...

Arbeit Macht Frei (Il Lavoro Rende Liberi) by Area

  [English Translation below] Un capolavoro del rock progressivo italiano , degli Area, Arbeit Macht Frei (Il Lavoro Rende Liberi) del 1973 Ci troviamo il rock, il free jazz, la musica elettronica, la musica d'avanguardia ed e' stato anche classificato come "radical music" per la forte posizione politica della band e l'allontanamento dalla forma di canzone. Una Line up grandiosa con l'immenso Demetrio Stratos (cantante di origine greca e forse la voce più potente, innovativa e avanguardistica della storia musicale italiana), il grande batterista Giulio Capiozzo, il bassista Patrick Djivas (successivamente nella PFM), il sassofonista Victor Edouard Busnello, Paolo Tofani alla chitarra e il pianista Patrizio Fariselli. Un lavoro che parte dal rock progressivo ma che prende una sua specifica direzione grazie alla fusione di esperienze musicali diverse. Alcune note: -"Arbeit macht frei" era il motto posto all'ingresso di numerosi lager prima e durant...

Remember the Future by Nektar

  Oggi esce la reissue del cinquantesimo anniversario, ed io ascolto la mia vecchia affascinante copia Remember the Future, il quarto album dei Nektar, del 1973.  Una delle più interessanti realtà del progressive rock degli anni '70, che con questo album ci regala due lunghe suite, una per ogni lato, molto raffinate ed eseguite con grandissima maestria tra sintetizzatori e chitarre intense e passionali, esecuzioni ai massimi livelli con chitarra e basso memorabili, un album secondo me al pari per importanza con  "A Tab in the Ocean" del 1972, ma piu' evoluto stilisticamente grazie alla sensazione di maestosita' dei passaggi strumentali, come ad esempio il finale della prima parte "Remember the Future (Part I)" e grazie al sound che e' un mix di rock progressive e psichedelico, all'avanguardia per i suoi tempi, chi lo ascoltava all'epoca ascoltava qualcosa di nuovo. Un capolavoro che consiglio a tutti gli amanti del rock anche se non legati al...

Parsifal by Pooh

Un disco dei Pooh del 1973, Parsifal. Nessuno dei pezzi e' sottotono, grande tecnica, composizioni e testi di altissimo livello. Un album prog? forse non tutto l'album in tutte le sue note ma decisamente lo e' il capolavoro, l'apice dell’album, la title-track, una suite di 10 minuti divisa in due movimenti, uno cantato e uno strumentale, Ispirata all’ultimo dramma di Wagner. Una canzone magnifica. Un brano progressive rock  bellissimo. Quando a casa videro la scritta "Pooh" su un disco, questo suscito' un certo di stupore, non tanto per l'importanza indiscutibile della band in italia con la sua moltitudine di estimatori , ma perche' io non so uno di loro e vedere che uno dei loro dischi fosse fra i miei ascolti (come accadde anche con il capolavoro Aria di Alan Sorrenti comunque...) sembrava strano. Io stesso non pensavo avrei mai acquistato un disco dei Pooh, ma dopo averlo ascoltato mi accorsi di aver fatto molto bene.  A posteriori devo ammette...