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Visualizzazione dei post con l'etichetta 1994

Epilog by Änglagård

Epilog, secondo album in studio del gruppo progressive rock svedese Änglagård , del 1994. Si tratta di un lavoro con toni dark, completamente strumentale, a mio avviso  geniale, composto in modo eccelente con atmosfere che alternano mistero e inquietudine alla pace e la calma, con improvvisi cambi di tempo  e magnifici tempi dispari  ma anche melodie malinconiche al pianoforte e al flauto, un ennesimo capolavoro, che evidenzia la stessa grande capacità tecnica del precedente. Il disco ci regala splendide alternanze, inizi lenti e malinconici che sfociano in continue progressioni corali con gande creativia' e ottimo uso delle percussioni . Un album che avrebbe dovuto essere il capitolo finale degli Änglagård, l'Epilogo quindi (da cui l'album ha preso il nome), ma cosi non e' stato, successivamente e' stato pubblicato il successivo Viljans Öga , bellissimo lavoro del 2012 del quale abbiamo gia' parlato unitamente agli altri album di questa band. 6 pezzi per un tot...

Blade Runner by Vangelis

Blade Runner di Vangelis , colonna sonora dell'omonimo film del regista Ridley Scott, pubblicato nel 1994, a distanza di dodici anni dalla sua composizione e dall'uscita del film. Contiene brani di assoluta grandezza, fra i quali Blade Runner (End Titles) il capolavoro del disco secondo me, un brano che si avvicina alla perfezione e  Tears in Rain brano new age denso di Synth e che riporta alla memoria il grandioso monologo, le ultime parole del personaggio Roy Batty (interpretato da Rutger Hauer) che per bellezza vi cito integralmente: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.»  ...Brividi al solo pensiero. Di Vangelis abbiamo gia' parlato, per il bellissimo 666 degli Aphrodite's Child . Non ho detto pero' che la su...

Let Love In by Nick Cave & The Bad Seeds

  Inizio questo lungo percorso di avvicinamento al Concerto del 22 luglio a Roma con  Let Love In di Nick Cave & The Bad Seeds del 1994 prodotto da Tony Cohen coi Bad Seeds. Contiene "Loverman" che anche i Metallica hanno reinterpretato. Io riconosco in questo album almeno 5 capolavori che includono le meravigliose "Do You Love Me?" e  "Nobody's Baby Now" e "Red Right Hand" un pezzo mostruoso che troviamo spesso citato in programmi TV come sigla e che adoro lettralmente, gli altri sono comunque grandissimi pezzi.  Si tratta  del disco con il quale la band raggiunge il successo: primo disco d’argento, Top 20 nel Regno Unito e la Top 10 in Australia. Da quel momento la band non ha fatto altro che migliorarsi.  Un Masterpiece. I Brani  1. "Do You Love Me?" 2. "Nobody's Baby Now" 3. "Loverman" 4. "Jangling Jack" 5. "Red Right Hand" 6. "I Let Love In" 7. "Thirsty Dog...

The Flower King by Roine Stolt

The Flower King, il terzo album solista di Roine Stolt , del 1994 qui in una eccelente ristampa del 2024. La formazione originale dell'album era composta da  Stolt (voce, chitarra elettrica, basso, tastiere) Jaime Salazar (batteria)  Hasse Fröberg (voce) Gli stessi in seguito formarono i "The Flower Kings" e pubblicarono il loro album di debutto "Back in the World of Adventures" l'anno successivo. Circa 70 minuti per 8 brani uno dei quali e' una lunga suite di 21 minuti circa  divisa in 6 parti. Grandissimo album di un virtuoso della chitarra e per quanto accreditato a Stolt direttamente, lo considero il mio album preferito dei Flower Kings e il loro effettivo primo album. Un album decisamente prog con declinazione nel Rock Sinfonico, molto meno influenzato dai mostri sacri del prog anni 70 rispetto ai successivi. Essendo un album solista di un chitarrista, domina la chitarra, cosa che si nota anche in altri lavori di chitarristi celebri, primo fra tutti...

Buried Alive by Anglagard

Buried Alive, album live degli Änglagård registrato nel 1994 al Progfest di Los Angeles, pubblicato nel 1996.  Si tratta di uno “strano” album dal vivo di oltre 70 minuti, per una band che aveva soltanto due album in studio in repertorio fino a qual momento: si tratta di una specie di "compilation" dal vivo che vede la maggior parte dei brani provenienti da uno dei migliori album di rock sinfonico moderni, il loro album di debutto, Hybris. Unica nota negativa è la produzione: la registrazione è mediocre con vari alti e bassi nel volume. Dalla registrazione si può sentire il pubblico intervenire ad inizio e fine di ogni brano, come accade quando la musica viene ascoltata con attenzione per percepirne pienamente la bellezza e la complessità.  Musicalmente, chi conosce questa band ne sa apprezzare già la bellezza e la intensità delle composizioni, per chi non la conosce è arrivato il momento di farlo secondo me.  E magari questa compilation live può essere un degno inizio.

Awake by Dream Theater

  Un album enorme:  Awake, terzo album dei Dream Theater , pubblicato il 4 ottobre 1994 qui nella recente reissue della Rhino Records.  E’ l’ultimo album col tastierista Kevin Moore, che abbandonò il gruppo poco dopo il termine delle registrazioni. Atmosfere cupe e sonorità tendenti all'heavy metal ma non mancano brani con atmosfere suggestive (Voices, Lifting Shadows Off a Dream e Space-Dye Vest) Le canzoni più brevi hanno una struttura strofa-ritornello, più accessibili a chi non ha molta familiarità col progressive metal. Grandissimo album che adoro.

MTV Unplugged in New York by Nirvana

MTV Unplugged in New York, primo album dal vivo dei Nirvana , del 1994, registrazione del concerto tenutosi il 18 novembre 1993 per la serie Unplugged di MTV, con la partecipazione del chitarrista Pat Smear, della violoncellista Lori Goldston, dei fratelli Curt e Cris Kirkwood dei Meat Puppets. Una pietra miliare della musica degli anni novanta (e non solo) con una intensa interpretazione di Kurt Cobain.  Un capolavoro sia da vedere che da ascoltare…