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Visualizzazione dei post con l'etichetta 2001

Elementi by Le Orme

Elementi belllissimo concept album della band Le Orme del 2001 grandissimi protagonisti del Rock Progressivo Italiano. L'album tratta il tema dei quattro elementi - aria, terra, acqua e fuoco che ricorrono in diverse culture mondiali ed ad ogni elemento e' dedicata una sezione dell'album, ognuna composta da 3 o 4 brani.  Progressive rock italiano nella sua forma migliore che sembra provenire dagli anni 70, composizioni complesse che lasciano spazio alla melodia, suonato splendidamente e senza eccedere nel virtuosismo, e soprattutto e' bellissimo all'ascolto, grazie all'eccellente composizione dell'album in ogni suo brano. Interessante l'utlilizzo di un simulatore di chitarra elettrica (tastiere) e bella l'alternanza di pezzi di durata  molto diversa, tipico del repertorio delle Orme degli anni settanta. Un'opera basata su concetti filosofici espressi con la semplicita' e dinamismo della musica suscitando emozioni intense. È concepito come un...

No More Shall We Part by Nick Cave and the Bad Seeds

Continua il percorso di avvicinamento al Concerto del 22 luglio a Roma con No More Shall We Part Capolavoro Assoluto di Nick Cave and the Bad Seeds , pubblicato nel 2001 qui in una versione che contiene anche due bonus tracks. Scompaiono quasi del tutto le atmosfere punk dei lavori precedenti  e compare la magia realizzata con melodie basate sul piano di Cave e il violino di Warren Ellis, la batteria e'  leggera e spesso  assente. Uno dei "lati A" piu' belli di sempre con una serie di brani tutti da brividi: As I Sat Sadly by Her Side, And No More Shall We Part, Hallelujah e Love Letter. Brani di una bellezza irripetibile. Quattro Capolavori fatti di puro amore, uno piu' bello dell'altro, senza distinzioni. Ma sarebbe riduttivo considerare Fifteen Feet of Pure White Snow un brano inferiore, un giro di pianoforte che resta forte nella testa, una interpretazione vocale eccezionle, con un ritornello incalzante e inquietante. E lo stesso vale per la straziante Go...

Arcadia Son by I.E.M. The Incredible Expanding Mindfuck

Direttamente dal genio di Steven Wilson , Arcadia Son, degli I.E.M. The Incredible Expanding Mindfuck , album del 2001. Degli I.E.M. The Incredible Expanding Mindfuck, progetto parallelo di Steven Wilson, abbiamo gia' parlato nei post dedicati a due degli album della raccolta "The Complete I.E.M." del 2010, l'album omonimo di debutto del 1996 e l'EP An Escalator to Christmas del 1999.  Ricordo che il nome "Incredible Expanding Mindfuck" è una battuta che si riferisce al materiale promozionale iniziale dei Porcupine Tree, in cui ai Porcupine Tree veniva attribuita una storia interamente inventata degli anni '70 e in cui Incredible Expanding Mindfuck veniva menzionato come progetto correlato.  Pura sperimentazione, che ha la sua forza nella ricerca dei suoni, sicuramente proveniente da uno studio in cui il Genio wilson si e' isolato e ha cominciato a giocare con il PC e i synth partorendo qualcosa di assolutamente distante da ogni suo lavoro, null...

Blackwater Park by Opeth

Blackwater Park  quinto album degli Opeth , pubblicato nel 2001 qui nella ridizione per il ventesimo anniversario. Uno dei migliori album di questa grande band e uno dei migliori album progressive di tutti i tempi. Il sound si basa su sonorità che vedono la fusione del death metal con aspetti melodici tipici del rock progressivo.  Segue il capolavoro Still Life che resta il mio preferito in assoluto, dalle atmosfere calde, mentre in Blackwater Park  si va verso atmosfere nordiche, più cupe e macabre.  Molte delle canzoni sono cantate con l’effetto telephone vocals tipico dei lavori di Steven Wilson (leader dei Porcupine Tree) che ha partecipato alla produzione di Blackwater Park ed alla registrazione delle tracce Bleak e The Drapery Falls, nelle quali ha co tribuito (e si sente) con le seconde voci. Brani più “heavy”, come The Leper Affinity e The Funeral Portrait, si alternano a brani più melodici ed acustici, come Harvest e Patterns in the Ivy. Grandissimo album, v...

Bridge Across Forever by Transatlantic

  Un capolavoro del supergruppo statunitense Transatlantic, Bridge Across Forever , il loro secondo album, del 2001 qui in una bellissima ristampa su vinile 180g. Magnifica formazione composta da Neal Morse (Flying Colors, The Neal Morse Band), Roine Stolt (The Flower Kings), Mike Portnoy (Dream Theater) e Pete Trewavas (Marillion) Contiene 4 brani che ad esclusione della title track, sono tutte in suite, molto complesse e coinvolgenti che alternano sezioni strumentali molto “difficili” a tratti più di “easy listening”ma perfettamente armonizzati e accattivanti.  "Duel With The Devil" è un vero capolavoro, 27 minuti circa di grande sintonia e affiatamento (cosa che a tratti sembrava mancare nel primo disco)  Grande gusto, bellissime parti strumentali e melodie emozionanti. Secondo me il loro capolavoro. Io impazzisco per “If she Runs” pezzo mostruoso.

Lateralus by Tool

 Lateralus, terzo album dei Tool , pubblicato nel 2001. Pezzi che presentano cambi di ritmo e di dinamica, con la voce stupenda Maynard James Keenan, fraseggi di chitarra e di un basso più presente che in passato. Atmosfere metalliche e claustrofobiche. Interessante che nella title track siano state usate parole il cui numero di sillabe formano i primi sei numeri della successione di Fibonacci. Questo ha dato vita a molti esercizi uno fra i quali dice che la vera sequenza delle tracce dovrebbe essere non lineare ma a spirale (nel brano sono infatti presenti versi contenenti la parola "spiral") Copertina realizzata da Alex Grey, strati trasparenti con rappresentato su ogni foglio un diverso lato del corpo umano incluso un lato spirituale. Nell'ultimo strato è nascosta nel cervello la parola "GOD". Un album non facile, completamente diverso da altri lavori dei tool, a mio avviso perfetto, bellissimo. Link alla scheda sulla band e loro discografia Le Foto