Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta 2004

Blackfield by Blackfield

Blackfield album di debutto dei Blackfield , del 2004 Progetto nato dalla collaborazione fra il Genio Steven Wilson e Aviv Geffen , in questo album nella line-up originale della band, poi ridottasi nel tempo fino a restare un duo con molte collaborazioni e la sempre minore presenza di Wilson, come visto nei post per i lavori successivi .  Bellissimi i testi che riflettono il mood dell'album, dotato di una strana bellissima malinconia e una fantastica atmosfera. C'e' anche fra gli altri un grandissimo Gavin Harrison alla batteria in due brani, Open Mind e Pain . L'album che e' per me il migliore di questa band e solo un gradino dopo vengono Blackfirled II e V , secondo me. Album bellissimo, composto da 10 brani in chiave pop-rock di breve durata ma grande potenza melodica Un pop in chiave prog, che vede pezzi di grandissimo spessore, fra quelli che preferisco la bellissima title track, Blackfield , Pain e The Hole in Me che hanno bellissime melodie e una andatura ...

12:5 by Pain of Salvation

[English Translation below] 12:5, album dal vivo dei Pain of Salvation, pubblicato 2004. E' stato registrato a Eskilstuna, città di provenienza della band, nel 2003, ed e' stato suonato interamente unplugged. Gran parte dei brani sono stati aggregati in due medley e riarrangiati, come per esempio "Ashes" che i cui accordi sono stati tutti modificati da accordi minori nel loro corrispettivo maggiore cambiando completamente mood rispetto alla versione originale in "The Perfect Element Part One". Per questo si tratta di un disco unico e che consiglio a chi non conosce i Pain Of Salvation, per apprezzare le sensazioni che questa band e' in grado di suscitare in chi ascolta, travolgenti ed emozionanti. Un live a mio avviso superbo, molto rappresentativo dello spirito della band o forse piu' semplicemente uno dei live che amo di piu', e che mi siedo spesso ad ascoltare per farmi tornare in mente qualche ricordo o emozione, perche' questo i Pain of ...

BE by Pain of Salvation

 Ascoltando… BE, quinto album dei Pain of Salvation , pubblicato nel 2004, qui in una ristampa su vinile 180g del 2021, ultimo album con Kristoffer Gildenlöw al basso, con la partecipazione di un'orchestra di nove componenti, The Orchestra of Eternity.  Comincio col dire che per quanto non apprezzato da molti, questo disco mi piace tantissimo, si tratta di un concept album che tratta dell'esistenza di Dio e come vedremo gli Gli parla attraverso la Sua "segreteria telefonica". Tale solennità si può sicuramente percepire dalla natura dei brani, un sound diverso dai dischi precedenti che forse ha deluso qualcuno ma non me. Ci troviamo passaggi narrativi, una canzone folk, un brano gospel, un inno liturgico, pezzi progressive metal, un brano pianistico/chitarristico, una conversazione con una radio in sottofondo, letture di notizie, una canzone stile Broadway e un brano fatto coi messaggi vocali lasciati sulla "segreteria telefonica" di Dio dagli abbonati alla n...

Dark Matter by IQ

Dark Matter, ottavo album degli IQ pubblicato nel 2004, dopo 4 anni di pausa dal precedente The Seventh House. Come altri lavori degli IQ Rock sinfonico classico unito al sound vicino a quello del progressive metal. Il progr anni settanta è presente negli strumenti, le ritmiche e dai pochi brani lunghi e complessi. Bellissima la suite Harvest of Souls (oltre 20 minuti) un tributo piuttosto esplicito a Supper's Ready dei Genesis, brano citato in diversi passaggi. Un album che è un tributo più o meno esplicito ai maestri senza i quali il neo-prog non sarebbe mai esistito e un importante album nella discografia degli IQ.  Oltre questo resta il fatto che si tratta di brani bellissimi emozionanti e suonati con grande maestria. Chi ha visto un po’ dei miei post ha ormai capito che io amo questa band… sono di parte!!!  

K.A. (Kohntarkosz Anteria) by Magma

  K.A. (Kohntarkosz Anteria) album del 2004 dei fantastici Magma pubblicato vent'anni dopo gli ultimi lavori ma composto da Christian Vander negli anni 73-74. Anche questo album cantato in kobaiano, la lingua artificiale dei Magma. Le parti 1 e 2 sono pezzi melodici con splendidi fraseggi di pianoforte, chitarra e voce, sostenuti dalla batteria come sempre estremamente precisa di Vander e dal basso metronomo di Philippe Bussonet. La parte 3 inizia con una lunga fase strumentale che mostra il lato jazz della musica di Vander e poi si evolve verso il sound tipico dei Magma.  Secondo me il miglior album dei Magma anche grazie alle rinnovate tecniche di registrazione e al suono più naturale.  Per chi è al primo approccio con questa band consiglio uno dei classici album anni '70. Per chi è già fan di Zeuhl è un album essenziale.

Marbles by Marillion

Marbles, tredicesimo album dei Marillion , del 2004, l’album con il quale la band dopo un periodo di inattività voleva dimostrare di non aver perso lo smalto, riuscendoci a mio avviso.  Un disco che coinvolge brano dopo brano, passando da brani dolci come Angelina ad altri impetuosi come Neverland, ma anche a brani  più semplici come Don't Hurt Yourself o altri psichedelici come Drilling Holes.  Un disco di validissimo a mio avviso e molto molto bello.