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Visualizzazione dei post con l'etichetta 2007

Rapid Eye Movement by Riverside

Rapid Eye Movement dei grandissimi Riverside , del 2007. Di questa Band, una delle band Progressive Metal che preferisco, ho gia' parlato nei post dedicati ai due precedenti capolavori Out of Myself, del 2003 e soprattutto uno dei capolavori assoluti del progressive rock e metal, Second Life Syndrome del 2005. Questo album non è propriamente (o meglio, completamente) progressive metal, forse per questo ingiustamente (a mio avviso) considerato inferiore agli altri. A me piace molto proprio per questo, per la sua specificita':il sond abbraccia anche suoni tipici dello Space Rock ed e' più acustico dei precedenti lavori  l'album è diviso in due parti: la prima, Fearless e la seconda,  Fearland . La prima parte piu' decisa e impattante a mio avviso. Belle le parti acustiche in Through the Other Side ed Embryonic brani atmosferici e ambient. Ci sono pezzi invece molto forti come Parasomnia un brano dark, inquietante, trascinante e Cybernetic Pillow che e' puro pr...

Fear of a Blank Planet by Porcupine Tree

Fear of a Blank Planet Capolavoro dei Porcupine Tree e Capolavoro Assoluto del Progressive Rock, del 2007 Un album essenziale in qualsiasi collezione prog degna di questo nome, che si gioca il culmine della splendida produzione dei Porcupine Tree con In Absentia ma che per me e', benche' di poco, superiore. Il sound segue la (splendida) linea del precedente album, Deadwing , Progressive rock influenzato dall'heavy metal e rock psichedelico con grandissimi arra giamenti, melodie e una superba produzione, ma come spesso dico, nei lavori del Genio Steven Wilson, questo non e' una novita' ma bensi' lo standard, altissimo. I testi sono tutti di Wilson, un concept album che tratta temi contemporanei come la comunicazione, la sfera sessuale e delle dipendenze, i videogiochi e lo stato di alienazione che essi generano. Parla di un ragazzo bipolare alla soglia dell'adolescenza sottoposto a terapie farmacologiche,  annoiato, isolato,  che spende le sue ore al letto...

A Time of Day by Anekdoten

  A Time of Day degli Anekdoten , del 2007 Un album diverso, più semplice, o meglio, meno complesso, ma io sento le stesse emozioni anche se suscitate da diverse atmosfere.  Quando lo ho ascoltato la prima volta ero molto prevenuto, condizionato dalle critiche negative che avevo letto. Invece poi mi sono fatto una mia opinione come al solito e no, non concordo con i detrattori, questo è un grandissimo album!  - Bella la prima traccia The Great Unknown, con una vena malinconica e una atmosfera epica su una struttura lineare. Un brano che ho ascotato piu' volte tanto mi e' piaciuto. - 30 Pieces e' più underground con un cantato quasi parlato. Strana ritmica di una ballata popolare all’inizio, con una fase successiva piu' ampia che si ripete in uno schema classico, poi si fa più dura con un bel giro di chitarra, più hard. Poi entra il bellissimo flauto con che gioca sulla atmosfera di tensione tracciata dalla chitarra, che sale di tono ad ogni battuta. Poi il pezzo si apre...

Documents 1975 by Harmonia

[English translation below] Degli Harmonia , " Documents 1975 " , una raccolta di registrazioni dal vivo emerse solo nel 2007, brani che provengono da nastri di alta qualità, accuratamente registrati e conservati, da un certo Asmus Tietchens, un grande appassionato di nastri di Cluster, Neu e Harmonia di Amburgo, che registrò due concerti dal vivo degli Harmonia con Mani Neumeier dei Guru Guru alla batteria nel 1975 in diversi club della città e che ottenne anche rari nastri di brani in studio degli Harmonia risalenti allo stesso anno. Nel 2015 sono stati pubblicati, eccoli. Degli Harmonia in effetti ho gia' parlato nel post su Neu!'75, (Michael Rother lavorò negli "Harmonia" prima di quell'album) e nel post relativo al bellissimo "Musik von Harmonia", loro album di debutto. Come dicevamo, molti sostengono che come band non sia propriamente " Kosmische Musik (Krautrock) ", ma uscendo dalla definizione del genere, le registrazioni elet...

Scarsick by Pain of Salvation

Scarsick, sesto album dei Pain of Salvation , del 2007, qui in una ottima ristampa su vinile 180g. Un album che ha diviso gli estimatori di questa band, per via del fatto che tutti attendevano il seguito di The Perfect Element Pt. I, mentre questo album è dal punto di vista di arrangiamenti e sonorità qualcosa di molto diverso: le parti  strumentali sono quasi del tutto assenti, idem per gli assoli di chitarra, un uso importante del parlato, che spostano le sonorità del gruppo, gli intricati intrecci vocali tipici dei Pain of Salvation sono stati quasi abbandonati. L’album parla di uomo che contesta il mondo osservandolo attraverso i mass media, probabilmente da questo il cambiamento del linguaggio espressivo, e letto in questo modo è un concetto apprezzabile, ma meno dal punto di vista delle sonorità che della continuità, tanto che si è parlato di una svolta commerciale. Io propendo per la tesi del concetto che ha triggerato il sound e per questo il disco mi piace molto e comunqu...