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Visualizzazione dei post con l'etichetta 1992

Hybris by Anglagard

Hybris, album di debutto e Capolavoro degli Anglagard , del 1992, band che ha avuto una vita breve  ma che in quel breve periodo riusci' a produrre album grandiosi di un rock sinfonico   caratterizzato dal suono cupo scandinavo, un tripudio di Mellotron e synth, con punti di eccellenza nella band che comprendono anche un virtuoso delle percusioni, Mattias Olsson e una flautista eccezionale, Anna Holmgren. Una band che ha ispirato molte band scandinave, che negli anni 90' ha detto a tutto il mondo che il Prog era ancora vivo, creando forse una nuova corrente, un nuovo "filone d'oro" per il rock progressivo nell'estremo nord dell'Europa, quasi contemporaneamente ad una altra band scandinava che adoro, gli Anekdoten. Quattro lunghi brani e nella mia versione una Bonus track, tutti brani indimenticabili per complessita', composizioni, melodie ed esecusione. Un album immenso che e' assolutamente un must per qualsiasi collezione di prog. I Brani 1. Jordr...

Henry's Dream by Nick Cave & The Bad Seeds

Henry's Dream di Nick Cave & The Bad Seeds del 1992 Continua il percorso di avvicinamento al Concerto del 22 luglio a Roma con un disco bellissimo in tutte le sue tracce ma che ne contiene una che ho ascoltato per la prima volta al Key Bar ad Atene, dove vivevo moltissimi anni fa, quando ancora si trovava in centro ed era un luogo in cui asoltare musica eccellente sorseggiando pinte di Birra in un contesto giovanile (sono stato giovane anche io...) e sereno. Il brano a cui mi riferisco e' Straight to You, la canzone della mia vita, un condensato di romanticismo, potenza interpretativa, epicita' ed energia emozionale espolsiva.  Di li a poco lo vidi per la prima volta in concerto, era il 7 giugno del 2008 per il tour "Dig, Lazarus, Dig!!!", ad Atene al Lycabettus Theatre, in cima al monte che domina la citta'. E' stato un concerto fantastico per me, durante il quale ho ascoltato dal vivo per la prima volta capolavori del suo repertorio che mi hanno i...

Images and Words by Dream Theater

  Images and Words, il secondo album dei Dream Theater, del 1992, universalmente riconosciuto come il primo esempio rappresentativo del progressive metal, uno dei dischi heavy metal più importanti per l'evoluzione del genere negli anni novanta e oltre e il capolavoro piu' importante dei Dream Theater a mio avviso. 57 minuti, 8 tracce, 5 delle quali fra i 7 e gli 11 minuti, il loro primo album con James LaBrie.  Singolare che nel libretto dell'album sono indicati gli autori di ogni singolo brano, ma le parole "music" e "lyrics" sono sostituite da "images" e "words" (in foto) Contiene uno degli assoli di chitarra più belli che io abbia mai sentito, quello di Under a Glass Moon. La voce di Labrie è davvero impressionante. Un album estremamente dinamico, composizioni ambiziose arricchite dal sassofono di Jay Beckenstein leader degli Spyro Gyra in "Another day".  Una pietra miliare del progressive metal, che consiglio a tutti.

Amused to Death by Roger Waters

Ora un grandissimo album a mio parere  Amused to Death, terzo album da solista del visionario Roger Waters del 1992. Era inizialmente ispirato al libro di Neil Postman, "Divertirci da morire" (Amusing Ourselves To Death), ma l’impulso finale arrivo dallo scoppio prima Guerra del Golfo, quando Waters aggiunse testi per una riflessione sui media in rapporto a guerre, violenza e repressioni attraverso il personaggio della scimmia che fa zapping col televisore, del tutto indifferente a ciò che guarda (e assimilandolo all’uomo stesso). La title track tratta di alieni che giungono sulla terra e scoprono le ombre che un tempo erano uomini riunite attorno ad apparecchi TV e concludono così che la specie umana si è estinta perché "si è intrattenuta a morte". Questo per me è un capolavoro assoluto, nei temi, le composizioni, la produzione.  Unico. Grandioso. Clicca qui per vedere la Scheda della band e la Discografia dei Pink Floyd  

On the Sunday of Life by Porcupine Tre

  Ecco il primo di 11 album in studio dei Porcupine Tree, “On the Sunday of Life...”  pubblicato nel 1992, album che raccoglie demo di Steven Wilson realizzati tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta.  Solo più tardi in occasione dei concerti coinvolse Richard Barbieri, Colin Edwin e Chris Maitland.  I testi contenuti nel disco sono di Alan Duffy, compagno di scuola di Wilson.  Un disco di esordio che già fa capire bene la direzione, splendida, intrapresa poi dalla band al completo.  Incredibile come tutto sia nato da un vero e proprio gioco, dalla mente geniale di un tecnico informatico inglese, Steven Wilson, che si dilettava anche con la chitarra e le tastiere e il suo amico Malcolm Stocks, i quali prendendo ispirazione dalla psichedelia tanto cara ai primi Pink Floyd, creano una fittizia rock band chiamata Porcupine Tree, dotata di un grande background fatto di tournée, azioni e dettagli su dei membri chiaramente mai avuti. Il gio...