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Visualizzazione dei post con l'etichetta 1978

Hemispheres by Rush

Hemispheres, meraviglioso album dei Rush , del 1978 Un album decisamente prog, con le sue lunghe suite, ritmi e tempi complessi, grandissimo, e' anche uno dei miei preferiti dei Rush. Soli 36 minuti per un concentrato unico di grandissima musica, tutti pezzi straordinari, chitarra, basso e batteria sono incredibili fra hard rock e progressive.  Grandissima la chitarra, anche in questo album senza prevaricare gli altri, basso gigantesco perfetto nella grande complessita' . La batteria, inutile dirlo, eccezionale. Consigio pratico: album da ascoltare assolutamente a tutto volume. Consiglio sulle conseguenze del consiglio pratico: spero abbiate delle buone cuffie perche' questo album puo' provocare liti condominiali e in alcuni casi familiari. :)  Potente con i belissimi Circumstances e The Trees e sontuoso con La Villa Strangiato ma assolutamente "unstoppable con Cygnus X-5. Capolavoro. Da avere assolutamente. I Brani 1. Cygnus X-1 Book II Hemispheres (18:04) : - i. ...

National Health debut album

[English translation below] National Health, del 1978, primo album della band progressive rock e jazz fusion National Health , , una delle ultime band a  rappresentare la scena di Canterbury. Un album registrato nel 1977 e che ancora suona benissimo, prevalentemente strumentale, e' caratterizzato fra le altre cose dalla bravura dei musicisti, che è semplicemente superba. Gran parte del jazz-rock degli anni '70 può suonare un po' datato, ma questo è diverso, i National Health avevano un suono originale. C'è più jazz che rock e ci sono molti assoli. L'album è caratterizzato da composizioni lunghe, complesse e prevalentemente strumentali. I National Health sono esistiti tra il 1975 e il 1982 e questo è stato il loro primo album in studio. Purtroppo, i National Health sono una band che è stata per lo più dimenticata. Non credo che abbiano venduto molti dischi e li troverete menzionati raramente fra le band che hanno fatto la storia del rock purtroppo. La band comprendev...

Bursting Out by Jethro Tull

  Buon pomeriggio all'ascolto della mia vecchia copia di Bursting Out, primo album live dei mitici Jethro Tull , le cui tracce sono state registrate durante il tour Europeo di Heavy Horses fra il maggio e il giugno del 1978, uscito lo steso anno. In quel momento la band aveva "sfornato" undici album di prima grandezza (1968 – This Was, 1969 – Stand Up, 1970 – Benefit, 1971 – Aqualung, 1972 – Thick as a Brick, 1973 – A Passion Play, 1974 – War Child, 1975 – Minstrel in the Gallery, 1976 – Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die!, 1977 – Songs from the Wood, 1978 – Heavy Horses) Per questo a mio avviso e' uno dei migliori dal punto di vista della scaletta e documenta il gruppo in stato di grazia, un vero spettacolo, in cui la sola "Flute solo improvisation" vale il prezzo del disco, registrato nel momento migliore di un grande gruppo nella sua formazione migliore. Purtroppo la ripresa tecnica ha dei limiti nella dinamica come purtroppo altre registr...

...And Then There Were Three... by Genesis

Ascoltando e rivalutando ...And Then There Were Three... nono album dei Genesis , del 1978, primo album dopo l'uscita dal gruppo di Steve Hackett, e quindi primo nella formazione a tre con Banks, Collins e Rutherford, formazione immutata fino al 1991.  I suoni dei Genesis sono ancora lì. Undertow di Banks ne è un ottimo esempio, bellissimo brano. Io ho provato a immaginarla con la voce di Gabriel e sarebbe stata un capolavoro, purtroppo la voce di Collins non mi fa impazzire… ma è questione di gusti. Problema mio.  Lo stesso dico di Snowbound di Rutherford, è un grande pezzo a mio avviso.  In Burning Rope di  Banks, Collins fa egregiamente quello che sa fare meglio soprattutto nella parte iniziale del brano, poi assume una mimica più pop in alcuni tratti del pezzo ma quella intro è davvero eccellente e quando rientrano le tastiere mi sembra un pezzo che potrebbe stare benissimo in un disco precedente. Il ritornello, solo il ritornello ha un suono pop che ci sta ma no...

Of Queues and Cures by National Health

  Of Queues and Cures, del 1978, secondo album dei  National Health , uno degli ultimi rappresentanti, se non gli ultimi in assoluto, della scena di Canterbury, album al confine fra progressive rock e jazz fusion.  Un grande disco, forse “il canto del cigno” del progressive della prima epoca, in un momento in cui la musica cambiava verso il punk rock e perle come queste, arrivate quasi fuori tempo massimo, erano l’ascolto per i nostalgici del genere. Il disco è in pieno standard canterburiano e oltre al valore storico e’ anche di straordinaria bellezza. Non è un ascolto facile ma è grande musica, fatta da musicisti di primo ordine.  Dopo il capolavoro al debutto, l' album omonimo , arriva questo superbo lavoro Binoculars il brano che preferisco, ma grandissima anche una delle migliori composizioni di Dave,  The Bryden. Un album ispirato da composizioni corali, il prog di Canterbury al suo meglio, con composizioni complesse per un album quasi completamente strume...